Il Fatto di domani. Voto, paracadutati e trombati: la guerra nel Pd per un posto al sole. Bavaglio alla stampa e picconate ai pm: la minestra riscaldata di Salvini &C.

Di FQ Extra
15 Agosto 2022

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PD, I CANDIDATI COL PARACADUTE E I SOMMERSI DELLE LISTE. CIRINNÀ CI RIPENSA, LOTTI ESCLUSO. Di notte e dopo tre rinvii, le liste dei candidati dem alle elezioni del 25 settembre sono state approvate dalla direzione con 3 voti contrari e 5 astenuti. Enrico Letta sarà candidato come capolista alla Camera in Lombardia e Veneto, mentre Carlo Cottarelli sarà capolista al Senato a Milano. Tra gli altri big blindati ci sono Debora Serracchiani, assegnata al collegio della Camera Piemonte 1, Dario Franceschini (in Campania) Andrea Orlando (in Liguria) e Nicola Zingaretti nel Lazio, ma anche Paola De Micheli e Beatrice Lorenzin, o Roberto Speranza in quota articolo 1. Dopo l’altolà di Stefano Bonaccini contro i paracadutati da Roma in Emilia, il torinese Piero Fassino è stato dirottato in Veneto. Le polemiche non hanno fermato la candidatura di Pierferdinando Casini nelle liste dem a Bologna. Chi è rimasto fuori, chiaramente, si lamenta. Letta ha parlato di “sacrifici” obbligati (dal taglio dei parlamentari e dagli accordi con i partiti alleati), ma un escluso eccellente come Luca Lotti (pure “autosospeso” dal partito dopo l’inchiesta su Open) ha attaccato il segretario Pd parlando di “scuse vigliacche”. Parole che fanno eco a quelle di Renzi, che le liste del micro-polo centrista con Calenda le presenterà giovedì ma bolla come “rancorose” le scelte del Pd. Monica Cirinnà è tornata sui suoi passi: inizialmente aveva rifiutato una candidatura in un collegio perdente, poi ha cambiato idea e ha accettato il posto. Sul Fatto di domani vedremo chi sono i sommersi del Pd e i salvati grazie al “paracadute”. Leggerete anche un sapido ritratto di Piero Fassino firmato dal nostro Pino Corrias.

VIROLOGI IN LISTA: A DESTRA NON C’È POSTO. MA IL COVID È FUORI PROGRAMMA. Due buone posizioni nelle liste dem sono state garantite ai virologi Andrea Crisanti (nella circoscrizione Estero) e Pierluigi Lopalco, quest’ultimo era già consigliere regionale in Puglia. Salvini non ha perso tempo per attaccare Crisanti: “Il tele-virologo candidato col Pd. Credo che ora si capiscano tante cose”. Nei listini della destra gli esperti di Covid mancano. Anzi, quando ci sono si evitano, come dimostra il caso del direttore delle malattie infettive del Policlinico di Genova. Matteo Bassetti si era messo a disposizione per fare il ministro “tecnico”, qualche settimana fa, per tutta risposta aveva ricevuto attacchi dai giornali di destra. Scottato, oggi ha lanciato una bordata contro lo schieramento di Salvini, B. e Meloni: “Sto osservando che il centrodestra non parla di Covid. Mi pare un po’ un errore non parlare di cosa si farà dopo il 25 settembre”. Di strategie pandemiche (o post-pandemiche), comunque, se ne vedono ben poche. Sul Fatto di domani vedremo quali sono approcci delle varie forze politiche sul tema.

LE PARLAMENTARIE 5S: IL LISTINO DI CONTE ALLA PROVA DEGLI ISCRITTI. Portranno indicare fino a 3 preferenze sulle circa 2 mila autocandidature pervenute nelle scorse settimane. E, soprattutto, potranno esprimersi sulla proposta, formulata da Giuseppe Conte, di inserire in cima alle liste elettorali del Movimento 15 nomi che “assicureranno continuità in ragione dell’esperienza maturata”. Il test del voto online degli iscritti 5S per il leader è soprattutto questo: il consenso sul cosiddetto “listino di Conte”, che comprende personalità come gli ex pm antimafia Roberto Scarpinato e Federico Cafiero De Rao, l’esperto di energia Livio De Santoli, l’ex sindaca di Torino Appendino ed ex ministri come Stefano Patuanelli e Sergio Costa. Conte sarà candidato nel collegio del Lazio 1 della Camera. Secondo i dati forniti dalla piattaforma SkyVote, alle 17.30 avevano votato in 40 mila. I gestori fanno sapere che la partecipazione è la più alta da quando il M5S ha adottato il loro sistema di voto online. Sul Fatto di domani vedremo il dato finale dell’affluenza.

LA “SOLITA MINESTRA” DI CENTRODESTRA: LEGGE FORNERO, E NUOVI BAVAGLI AI MAGISTRATI. Mentre B. riscrive la storia della caduta del governo Draghi dando la colpa al M5S e al Pd (addirittura), la coalizione di centrodestra sta ancora lavorando alla composizione delle liste, sembra che almeno quelle di Forza Italia siano in alto mare. Quanto ai programmi invece, le idee sono quelle di sempre, a costo di risultare “già viste”. La Lega per esempio continua a prendersela con la legge Fornero. In materia di giustizia, molti punti del programma di destra erano già contenuti nella riforma della giustizia di Marta Cartabia e del governo Draghi, ma sul Fatto di domani vedremo che i berlusconiani puntano a estendere le limitazioni alle iniziative dei magistrati e a rafforzare il bavaglio sui processi.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Gli esclusi del bonus 200 euro. L’INPS ha pubblicato i dati dei beneficiari della misura contro il caro energia contenuta nel Decreto aiuti. Oltre ai lavoratori dipendenti, al primo luglio lo hanno ricevuto oltre 13 milioni di pensionati e 800 mila nuclei percettori del Reddito di cittadinanza (la norma prevede che il bonus venga erogato per famiglia, non ai singoli). Vedremo chi è rimasto fuori.

Il gas sempre più caro: sfonda quota 233 euro. Niente ferma la corsa del metano sul listino europeo di Amsterdam. I future del gas hanno subito un rialzo del 6% rispetto a lunedì, mentre la Germania sta per varare una tassa sul consumo per evitare i default delle aziende energetiche nazionali. I flussi dalla Russia continua a essere ridotta, e Gazprom ha minacciato un aumento dei prezzi fino al 60%.

Il Trono di Spade prima del Trono di Spade. I draghi e le ambientazioni fantasy tornano a fine agosto con il prequel della serie kolossal di Hbo. Abbiamo visto l’anteprima a Londra.


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