Finché dura

Corna, pugnali, veleno e pianti: quando l’amore è eterno (come la morte)

Coppie stoiche - Romeo e Giulietta, Sid Vicious e Nancy Spungen, Salvador Dalì e Gala: qual è il segreto delle loro unioni così celebrate dalla storia? Forse il tormento. Ma allora non è “Megghiu suli”?

Di Amalia Caratozzolo
19 Luglio 2022

Ah, l’amour!

L’uomo si interroga da sempre su questo incredibile mistero: che cos’è veramente l’amore, la coppia, l’unione? Quella amorosa è una scienza occulta, un enigma che cerchiamo disperatamente di decifrare, un indovinello karmico del tipo “È nato prima l’uovo o la gallina”?

E allora, nella speranza di capirci qualcosa, l’essere umano ne ha scritto, parlato, discusso, ideato e suonato pezzi sublimi che sono persino passati alla Storia. Superbe opere di letteratura e teatrali sono state ideate in nome dell’ammore, abbiamo fatto appello a manuali di psicologia e parapsicologia, cartomanti e strumenti di divinazione vari ed eventuali. Abbiamo persino ascoltato tutti e ottantaquattro gli mp3 del manuale di auto guarigione che vantava ottime recensioni su Google, ma no, non ne siamo venuti a capo.

Insomma, se ci pensate bene, dopo ampie e innumerevoli riflessioni, dopo aver creato una moltitudine di opere al fine di orientarci nel mondo amoroso, non siamo giunti ad alcuna conclusione, e l’amore, ahinoi, resta il più grande e oscuro enigma al mondo, alla stregua dell’isola leggendaria di Atlantide, degli Ufo, del triangolo maledetto delle Bermuda, o del mostruoso Bigfoot.

Ma le coppie stoiche, quelle che hanno resistito nel tempo (o così è, se vi pare), esattamente, come hanno fatto? Qual è il loro imperscrutabile segreto?

Pensiamo per esempio a Romeo e Giulietta. Un classico: la storia d’amore per eccellenza.

I due giovani innamorati sono protagonisti di un’unione clandestina, destinata a finire in tragedia. È mai possibile che l’amore debba sempre avere un risvolto drammatico? Ma soprattutto, l’idea che per essere una coppia modello sia necessario struggersi all’inverosimile e andare inesorabilmente incontro alla sofferenza, proprio non la condivido.

Romeo e Giulietta, facenti parte di due famiglie nemiche, sfidarono la volontà dei genitori, e al fine di tenere salda la loro unione, ricorsero a un sacrifico estremo come la morte. Giulietta si finse morta, bevendo un potente sonnifero, in modo da evitare il matrimonio a cui era destinata ed essere libera di fuggire da Verona con l’amato. Peccato che a Romeo, Giulietta sembrò morta per davvero e, così, si servì di un potente veleno, per suicidarsi accanto al corpo della sua amata. Quando al risveglio Giulietta vide il corpo inerme di Romeo, decise di uccidersi, trafiggendosi il petto con il pugnale di lui.

Vi sembra normale? Siccome non posso trascorrere la mia intera esistenza con il mio amato Romeo, ignara del fatto che sembrerà l’uomo della mia vita finché non saranno passati i primi sei mesi, le endorfine saranno diminuite e la mia faccia piano piano inizierà a somigliare a quella di Bette Davis in Che fine ha fatto Baby Jane, decido di seguirlo romanticamente nel mondo dei morti. Non fa una piega!

In tutto ciò, questo delirio avviene in soli quattro giorni: si incontrano, si innamorano perdutamente, muoiono, e il loro amore diventa leggendario. Un po’ come accade su Tinder!

Ma forse è andata meglio a Liz Taylor e Richard Burton, che hanno vissuto tutta la loro lunghissima e interminabile storia litigando come se non ci fosse un domani! Memorabile il litigio sul set de La bisbetica domata.

I due si sono più volte mollati per poi risposarsi, per poi lasciarsi e amarsi nuovamente.

Anche quando Richard prese in moglie un’altra donna, continuava a pensare a Liz, a cui scrisse una lettera d’amore prima di morire.

Ecco un altro Per sempre decisamente travagliato! Mille punti a Liz Taylor che ebbe il coraggio di sposarsi sette volte, di cui due con Richard Burton.

E quello tra Salvador Dalì e Gala, secondo voi, fu un amore vero? In effetti da quando si incontrarono per la prima volta, non si separarono più. Ma non senza cadaveri al seguito, considerando che, quando Gala incontrò Dalì, era sposata con Paul Eluard. Una storia già tormentata, in cui lui giocava decisamente il ruolo della vittima. Gala comunque non nascose mai nulla al marito, vivendo liberamente e alla luce del sole la sua affettività e sessualità, come quando coinvolse Paul in un triangolo con il grande pittore Max Ernst. Ma l’incontro con Dalì fu determinante, tanto da durare fino alla fine dei loro giorni. Molta ammirazione per Gala, per aver sopportato Dalì, che di certo non doveva essere proprio un tipo facile!

Vogliamo parlare di Sid Vicious e Nancy Spungen?

La relazione tossica per eccellenza! Fu un vero e proprio incontro fatale: non hanno neppure aspettato i primi sei mesi per dare il via alle danze e iniziare a farsi del male deliberatamente, peggiorando qualunque lato oscuro della propria persona. Si sono letteralmente MASSACRATI in nome della loro unica, iconica e splendida unione. Fino a che Nancy non fu ritrovata morta al Chelsea Hotel. Sid fu accusato dell’omicidio e infine si suicidò assumendo una dose eccessiva di eroina.

Che storia allegra e felice… quasi ti fa venire voglia di perdonare tutti gli ex che ti hanno distrutto la vita e aprirti a un nuovo amore.

E la grandissima Lorena Bobbit?

Sono certa che ricorderete il celebre fatto di cronaca del 1993, che la vede protagonista insieme al marito John Wayne. Una notte la signora Bobbit, stanca dei continui tradimenti e soprusi subiti da parte del marito, mentre lui dormiva beato, decise di tagliare il suo pene. Subito dopo fece una passeggiata notturna in auto e lanciò il membro dal finestrino. Grandissima!

Ma una nota triste purtroppo c’è. Ed è che il marito fece recuperare il pene dalla polizia e si sottopose a un intervento chirurgico per farselo riattaccare. La cosa inquietante è che subito dopo divenne un porno attore di successo, portando l’intera vicenda a suo favore. TUTTA la mia comprensione e solidarietà va a Lorena, e spero anche la vostra.

Ma dopo tutti questi Per sempre tormentati, onestamente se così dev’essere… “Megghiu suli*” direbbero dalle mie parti.

E in attesa della formula magica per un amore perfetto, non resta che ispirarci a Dante e Beatrice, gli innamorati più famosi della storia, simbolo dell’amore platonico per eccellenza: quello che avvicina in modo fortemente coinvolgente due anime ma non permette mai che si uniscano. Sarà questo il segreto del vero amore? Non saprei… ma di certo così sarà una storia lunga e duratura!

*Meglio soli

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.