Il Fatto di domani. Il Csm boccia la controriforma Cartabia. Covid, il governo verso il varo di un green pass “light”

Di Il Fatto Quotidiano
22 Luglio 2021

GREEN PASS: UN OBBLIGO A METÀ. Il certificato di avvenuta vaccinazione sarà obbligatorio al cinema e a teatro, allo stadio e in palestra e nei bar e ristoranti al chiuso, dal 5 agosto. Ma, a quanto pare, sarà valido già dalla prima dose. Dopo i rinvii dei giorni scorsi dovuti agli scontri interni ai partiti di maggioranza (con la Lega in prima fila tra gli aperturisti) alla fine la riunione del Governo si è tenuta oggi, ed è ancora in corso mentre leggete questa newsletter. Più tardi Draghi presenterà le misure in una conferenza stampa. Tra le altre notizie che trapelano: nessun obbligo al vaccino per i docenti e il personale scolastico e nessuna decisione sui mezzi pubblici (la discussione verrà ripresa nei prossimi giorni) e criteri ammorbiditi rispetto alle previsioni sul cambio di colore. Insomma, misure tutt’altro che draconiane. E infatti la Lega ha già espresso “soddisfazione per alcune nostre richieste accolte”. Vedremo com’è andata a finire sul Fatto di domani. Uno studio delle autorità sanitarie inglesi (pubblicato sul New England Journal of Medicine) certifica che per fermare la variante Delta serve una doppia dose: a ciclo completo Pfizer protegge all’88% e Astrazeneca al 67%, mentre la dose singola si ferma al 30% di efficacia. I dati di oggi contano di oltre 5000 casi (e ricoveri in salita): su base settimanale l’incremento è di oltre il 115%.

FIGLIUOLO A CACCIA DI NO VAX. Nonostante sembri tramontata (per ora) l’ipotesi dell’obbligo vaccinale a scuola, il commissario straordinario all’emergenza ha raccomandato il vaccino per gli studenti sopra i 12 anni e chiesto alle Regioni di avere entro il 20 agosto la lista del personale non vaccinato (poi ha chiarito che faceva riferimento solo al numero, non a un elenco di nomi). A giugno aveva fatto la stessa cosa a proposito degli over 60, ma finora gli hanno risposto solo otto Regioni e, come abbiamo raccontato su Fatto, sono ancora più di 2 milioni gli ultrasessantenni che mancano all’appello della campagna. E potrebbe non essere un problema di no vax, ma di organizzazione. Secondo il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, “il problema non sono i no vax, che non sono tantissimi, ma gli esitanti, i confusi, i disorientati da una campagna di comunicazione sbagliata” (il riferimento è alle giravolte su Astrazeneca). E aggiunge: “Poi ci sono i giovani e non è vero che non si vogliono vaccinare, ma non si sono ancora vaccinati perché sono state privilegiatele categorie più fragili”. Sul Fatto di domani conteremo quante persone restano da vaccinare nella Sanità e nella Scuola pubblica. Una ricerca della Statale di Milano riporta che solo il 3% della popolazione maggiorenne si dice contraria ai vaccini per principio, mentre il 50% degli italiani è favorevole all’obbligatorietà.

IL CSM BOCCIA CARTABIA. Il Consiglio superiore della magistratura si è espresso contro il meccanismo dell’improcedibilità contenuto nella riforma della ministra della Giustizia Marta Cartabia, la cui discussione alla Camera è slittata al 30 luglio dopo il diluvio di emendamenti depositati dal M5s. “Riteniamo negativo l’impatto della norma perché comporta l’impossibilità di chiudere un gran numero di processi”, ha comunicato la sesta sezione del Csm, che si occupa di reati di mafia e corruzione, votando contro la riforma per 4 a 2. Una conferma dei pareri che il Fatto riporta da giorni, oltre che una smentita delle parole della Guardasigilli. Sul Fatto di domani ne parleremo nel dettaglio. In giornata però, sempre dal Csm, è arrivato un altro segnale di tensione. Il plenum del Consiglio si è spaccato quasi a metà al momento di votare un’altra proposta della Guardasigilli: quella che istituisce una Commissione interministeriale per la giustizia al Sud. L’autorizzazione è stata data dopo una lunga discussione per 11 voti contro 8. Tra i contrari Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo, che ha detto: “L’idea stessa è inaccettabile e offensiva perché muove da una discriminazione incomprensibile tra uffici del Meridione e del resto del Paese”. Anche su questo torneremo sul giornale di domani.

OMICIDIO DI VOGHERA: C’È IL VIDEO. Una telecamera di sorveglianza ha ripreso Youns El Boussettaoui, il 39enne marocchino ucciso ieri da un colpo di pistola dell’assessore del Comune di Voghera Massimo Adriatici, mentre colpisce e butta a terra l’assessore alla Sicurezza. Questo conferma in parte la ricostruzione fornita da Adriatici, che intanto si è autosospeso dal servizio. Le immagini non mostrano però il momento dello sparo. Il pubblico ministero di Pavia ha richiesto la conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari per pericolo di reiterazione del reato. Sul Fatto di domani gli aggiornamenti sul caso, dal nostro inviato Davide Milosa.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Il reddito di cittadinanza va potenziato. I numeri dimostrano che la misura voluta dal M5S funziona come strumento di contrasto alla povertà, anche se restano da migliorare alcuni aspetti, e altre falle dipendono dalle Regioni. Domani l’analisi di Domenico De Masi e una nostra esclusiva.

La guerra del gelato. In Israele è scoppiata una polemica dopo che la multinazionale Ben&Jerry’s ha scelto di bloccare le vendite nei territori palestinesi occupati.

Porto Rubino. Per il suo tour 2021, il cantautore pugliese Renzo Rubino ha scelto quest’anno la formula dei “concerti in barca”. Con ospiti celebri.


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