Il Fatto di domani. Mattarella non concede il bis: ora si apre la partita per il Quirinale. Formigoni libera tutti. Intervista a D’Alema su Israele e Palestina

Di Il Fatto Quotidiano
19 Maggio 2021

FORMIGONI LIBERA TUTTI. Dopo che ieri il consiglio di garanzia del Senato ha confermato la sentenza di primo grado che ha restituito i vitalizi all’ex governatore condannato in via definitiva per corruzione (con i voti favorevoli di Lega e Forza Italia, contrari 5S e FdI), ora potrebbe riaprirsi l’intera partita di chi si era visto tagliato l’assegno. Sul Fatto di domani vedremo cosa accadrà adesso e sentiremo le motivazioni della decisione di Palazzo Madama dalle parole del presidente del Consiglio di garanzia, il forzista Luigi Vitali. Sul tema si è pronunciato anche l’ex premier, Giuseppe Conte, nella sua nuova veste di capo del Movimento: “Una scelta che mina il delicatissimo rapporto di ‘fiducia’ con le istituzioni, tanto più in questo momento. M5s forza politica che da sempre si batte contro questo odioso ed anacronistico privilegio”. Conte ha poi ricordato che “una delibera dell’ex Presidente Grasso del 2015 aveva stabilito che i condannati in via definitiva per alcuni gravi reati, tra cui quelli di corruzione, non avessero più diritto a percepire il vitalizio”. La nostra petizione ha intanto raggiunto quota 130 mila firme.

LA PARTITA PER IL QUIRINALE. “Sono vecchio, tra otto mesi il mio incarico termina e potrò riposarmi”: con queste parole stamattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiuso definitivamente a un’ipotesi di mandato bis (lui è sempre stato contrario). Ciò significa che la partita finora sommersa per la sua successione assumerà nelle prossime settimane – anzi, nelle prossime ore – contorni più chiari (e più aspri). Da un lato c’è la Lega, con Salvini che ha già candidato ufficialmente Mario Draghi: “Febbraio è lontano, ora ci sono altre emergenze, noi non abbiamo candidati nostri come è giusto che sia per il Quirinale – ha dichiarato –. Certo, se il Presidente Draghi si volesse proporre, avrebbe il nostro convinto sostegno”. Il sottotesto è che eleggere Draghi al Quirinale nel febbraio del 2022, vorrebbe dire andare al voto anticipato subito dopo (con i sondaggi dalla sua). Dall’altra parte però, come vedremo, c’è il Pd, che non ha alcuna intenzione di mandare al Colle l’attuale premier perché, se la legislatura durasse fino al 2023, avrebbe già in canna tre o quattro nomi propri e i numeri favorevoli in Parlamento. E dal canto loro anche i 5S potrebbero essere sulla stessa lunghezza d’onda.

IL RITORNO ALLA NORMALITÀ (SI SPERA). Questa sarà la prima sera in cui, in Italia, si potrà rimanere fuori fino alle 23. E abbiamo visto come ci prepariamo anche noi a un lento ritorno alla normalità. Sul giornale di domani vedremo cosa sta accadendo negli altri Paesi. Per esempio, stamattina il presidente francese Macron si è fatto fotografare al tavolino di un bar in compagnia del premier Castex. A New York i ristoranti potranno aprire al 100% della loro capacità anche le sale interne a patto che sia rispettato il distanziamento sociale o vengano erette barriere di plexiglas fra i tavoli. Oggi è arrivata, poi, quella che sembra una buona notizia in previsione delle ripartenze delle scuole a settembre: il ministro Speranza ha annunciato che l’Ema darà il via libera al vaccino Pfizer per la fascia 12-15 anni il prossimo 28 maggio. Sempre sperando che le dosi ci siano. Giampiero Calapà farà il punto con il direttore del dipartimento di Patologia Generale e Medicina di Laboratorio alla Emory University di Atlanta (Usa), Guido Silvestri. Qui i numeri odierni dei contagi.

CHE FURBETTI, QUESTI FRANCESI. Sul giornale di domani leggerete che è arrivata a Bruxelles una proposta decisamente bizzarra in materia di trasparenza fiscale (e di colossi che gongolano). In questo comparto la notizia che Michael Burry, investitore protagonista del libro e del film “The Big Short”, sta decidendo di puntare un sacco di soldi contro Elon Musk. Che intraveda la fine di Tesla?


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Gaza, si intensificano i colpi in vista della tregua. Domani potrebbe arrivare il cessate il fuoco, ma nel frattempo Israele e Hamas continuano a lanciare razzi e attacchi. Per la stampa, come vedremo, diventa sempre più complesso raccontare il conflitto. Sul giornale di domani leggerete anche un’intervista a Massimo D’Alema sul tema (mai risolto).

Carola Rackete è stata prosciolta. Il gip ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pm per la comandante della Sea Watch, accusata di resistenza o violenza contro una nave da guerra. Rackete speronò la motovedetta della Guardia di Finanza per entrare nel porto di Lampedusa con 42 migranti a bordo. Erano i tempi in cui il ministro Salvini aveva “chiuso i porti”.

Più adozioni di gatti che nascite di bambini. Un’interessante lettura di Domenico De Masi sulla scelta (anche culturale) di non fare più figli.

Jerome K. Jerome e la crociata contro i salotti culturali. Alcuni testi inediti dello scrittore nelle pagine del nostro Secondo Tempo.


Alessandro Di Battista e Maria Rita Gismondo ospiti di Accordi&Disaccordi stasera alle 21.25 su Nove. Con Marco Travaglio

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