Il Fatto di domani. Vitalizi ai condannati, le sorti della casta in mano a Lega e Forza Italia. Addio Battiato, il Kafka del prog rock

Di Il Fatto Quotidiano
18 Maggio 2021

IL MALLOPPO DELLA CASTA. È il giorno in cui il Consiglio di Garanzia del Senato (nelle mani di Lega e FI) è chiamato a esaminare il ricorso della segreteria generale di Palazzo Madama contro la sentenza con cui, in primo grado, la Commissione Contenziosa ha ridato il vitalizio a Roberto Formigoni e a tutti gli altri ex senatori condannati (cancellando di fatto la delibera del 2015 voluta dall’allora presidente Pietro Grasso che disponeva la sospensione degli assegni per i parlamentari che si fossero macchiati di reati gravissimi come mafia, terrorismo e corruzione). Quasi 130mila erano state le firme raccolte dal nostro giornale per rimediare allo scandalo. Sul Fatto di domani vedremo com’è andata e vi daremo conto dell’altra sentenza, quella della Camera che ha invece respinto il ricorso di chi voleva riappropriarsi dei vitalizi.

IL MALLOPPO DEGLI ISCRITTI. Ma oggi è stato anche il giorno in cui scadeva l’ultimatum di Vito Crimi a Davide Casaleggio per la consegna dei nomi degli iscritti (“con la diffida ad astenersi da qualsiasi trattamento dei dati”). E la risposta è arrivata proprio sulla piattaforma Rousseau: “La preoccupazione di vedere violati i propri diritti ha spinto tantissimi iscritti a rivolgersi a noi per essere tutelati. In meno di 20 giorni oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal MoVimento 5 stelle e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi”. Dall’altra parte della barricata il Movimento ha invece chiesto al Tribunale la procedura d’urgenza per ottenere quei nomi. Vedremo quali saranno le conseguenze di questi atti di guerra. Restando in tema 5 Stelle, torneremo su uno degli argomenti che stanno tenendo banco nelle ultime settimane: l’alleanza con il Pd in vista delle prossime amministrative. Visto che su Napoli sembra si sia finalmente trovata la quadra, pur senza (ancora) un nome ufficiale, sentiremo sul tema l’ex ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

COVID, E SE NON FOSSE FINITA? L’allarme arriva dal Regno Unito dove, nonostante la copertura a tappeto, alcuni indicatori sono tornati a salire. Sotto esame è la cosiddetta variante indiana, che potrebbe non essere “coperta” dai sieri attualmente distribuiti. Sieri che in Italia continuano a non arrivare e le cui somministrazioni procedono talmente a rilento che oggi persino il generale commissario Figliuolo ha dovuto appellarsi ai governatori: “Dobbiamo continuare a vaccinare gli over 60 e i fragili. Chiedo a tutti presidenti di Regione di andare avanti con i richiami, è facile farsi prendere dalla propaganda, ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che hanno il 95% possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo”, ha detto l’uomo che promette “altre 400mila dosi di AstraZeneca nel fine settimana e poi a fine mese ancora 1.750.000 a livello nazionale”. Sul fronte ripartenza, invece, vedremo quali sono i nuovi parametri per le Regioni e a chi, tra esecutivo e governatori, spetteranno le decisioni. Qui i numeri odierni dei contagi. A proposito di dati, bisogna registrare quelli impietosi del comparto ristorazione. E la Caritas segnala di aver assistito 544mila persone tra settembre e marzo.

RECOVERY, L’ULTIMO SCONTRO NEL GOVERNO. C’è uno scontro aperto tra due ministeri di peso del governo e riguarda il Dl Semplificazioni. Ancora una volta riguarda le procedure per bypassare i controlli ambientali, ma stavolta si va davvero oltre tanto che viene dal pragmatico ministero della Cultura uno stop che rischia di avere serie conseguenze. Accanto a questo vi parleremo anche dei progetti di Paolo Gentiloni per una tassazione europea, ambizioni probabilmente sproporzionate rispetto ai reali meccanismi che governano l’Unione europea.

L’OMAGGIO A FRANCO BATTIATO. È morto nel silenzio da cui era stato volutamente avvolto negli ultimi anni: Franco Battiato aveva 76 anni e una malattia che durava da tempo. Oggi tutto il mondo della musica è in lutto, per aver perso uno dei suoi geni, ma sono arrivati messaggi di cordoglio anche da parte delle più alte istituzioni (leggi il messaggio del presidente Mattarella). Sul giornale di domani Daniela Ranieri ricorderà l’artista immenso, poi sentiremo le voci di Dori Ghezzi e di chi gli è stato accanto fino all’ultimo.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Etruria, tutti assolti per il falso in prospetto. Tre gli imputati: l’ex presidente dell’istituto di credito, Giuseppe Fornasari, l’ex direttore generale, Luca Bronchi, e l’ex responsabile del risk management, David Canestri. Per i primi due prospetti emessi per le obbligazioni subordinate del 2013 è scattata la prescrizione del reato, mentre per la terza obbligazione subordinata dello stesso anno è stata pronunciata assoluzione perché il fatto non sussiste.

Gaza, altro che tregua. L’offensiva israeliana non si ferma: “Nessuna persona, area o quartiere di Gaza è immune – ha annunciato oggi il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz –. Abbiamo altre migliaia di bersagli d’attacco che si stanno solo accumulando ulteriormente. I combattimenti non si fermeranno fino a quando non raggiungeremo una calma completa e a lungo termine”. E questo nonostante la presenza degli 007 egiziani a Tel Aviv per trovare un accordo.

Davigo, il bestiario degli insulti. Tutto quello di cui è stato accusato nelle ultime settimane l’ex giudice di Mani Pulite, finito nella vicenda Amara.


Scopri le nostre newsletter. Clicca qui

Scrivici a: newsletter@ilfattoquotidiano.it

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.