La figuraccia del governo sulla Calabria: la “strada” sbagliata. I post di Scanzi

20 Novembre 2020

Poverino, l’hanno frainteso…

Questo bell’omino si chiama Fabio Biguzzi. Chiaramente non lo conosce nessuno. Immagino che anche a casa sua fingano di non vederlo. Però oggi mi tocca parlarne.
Tal Biguzzi è consigliere comunale leghista (ma va’?) a Cesena. Ha paragonato Giuseppe Conte ai “down”, usando la parola come connotazione negativa. Una cosa doppiamente grave e schifosa.
Ovviamente poi lo statista ha piagnucolato, dicendo di essere stato frainteso perché non voleva fare alcun riferimento alla sindrome (certo, in realtà si riferiva sicuramente al “down” di Wall Street).
Sarà un caso, ma questi fenomeni son quasi sempre tutto dentro Lega e Fratelli d’Italia. Peccato che il mio nuovo libro esca domani, altrimenti un capitolo lo avrei fatto pure su questo fenomeno. Tra i “peggiori” pare starci benissimo.

Il mio nuovo libro lo trovi qui

Zuccatelli si è dimesso

Una battaglia è vinta. Ora però vogliamo Gino Strada. Questo attendiamo del governo è inaccettabile e non si capisce chi si stia mettendo di traverso.

Va nominato Gino Strada. Punto.

(E invece no. Stanno scegliendo Gaudio. Tutt’altro che il nome dei sogni. Il governo ne sta uscendo malissimo)

La sinistra ha paura di Gino Strada

Sono felice che Gino Strada abbia accettato il ruolo di “consulente”, ma mi sembra in tutta onestà un contentino datogli dal governo dopo giorni di colpevole silenzio imbarazzato.
Da questa vicenda il governo ne è uscito male. Molto. Questa “paura” di Gino Strada, che alligna anche in certa sinistra vera o presunta, mi ha sempre fatto orrore. Nonché incazzare.
A prescindere dalle qualità di Gaudio, che non conosco ma su cui non sto leggendo cose esattamente esaltanti, mi pare l’ennesima decisione (forse) “menopeggista”, quando in realtà con Gino Strada si poteva davvero cambiare passo. E dare un segnale forte.
Tutto questo non mi piace. Per niente.

O hai l’alternativa, o vai al bar

In un paese normale andrebbe fatta una mozione d’ordine molto semplice: va benissimo criticare le decisioni adottate dentro una pandemia, a patto però che si proponga subito un’alternativa attuabile e credibile.

Il covid verrà sconfitto per sempre da uno di questi tre fattori: cura, vaccino o immunità di gregge. Siamo lontanissimi da due dei tre orizzonti, e il secondo è vicino ma non sicuro.

Quindi: o critichi ma proponi un’alternativa credibile, oppure stai al bar a menarla con dei “boticoni” come te e non rompi i coglioni al mondo.

Bassetti, il “maestro della minimizzazione estiva”

Attenzione: Bassetti, comicamente difeso e venerato da questa caricatura di destra che ci ritroviamo, non è che ha detto castronerie tipo questa a febbraio. Lì era normale e lo abbiamo fatto quasi tutti (io di sicuro).
No, o meglio: dopo avere sbagliato a febbraio, Bassetti è stato il “maestro della minimizzazione estiva”. Ripeteva sempre: “Non credo che avremo la seconda ondata”.
E ancora uno così parla? Ancora lo invitate in tivù? Davvero Salvini vorrebbe affidare la pandemia a uno così?
Auguri, vai.
La ressa per le ciabatte, è l’ora del meteorite

Non so se vi avevo già detto che l’umanità ha fallito. Credo di sì, ma in ogni caso ci tenevo a ripetervelo.

La ressa per le ciabatte dentro una pandemia.

Sì, l’umanità ha fallito. C’mon meteorite.

Governo: sulla Calabria siamo oltre la farsa

L’ho detto ieri a Otto e mezzo, l’ho scritto più volte e lo ripeto adesso: le figuracce sistematiche sulla Calabria sono il punto più basso del governo Conte 2. Un disastro dopo l’altro.

E la non accettazione dell’incarico di Gaudio, nome peraltro discutibilissimo, aggiunge ridicolo al ridicolo.

Per quell’incarico va scelto Gino Strada, e se qualcuno in Calabria (o nel governo) non ci sta si attacca al tram.

Governo, ci sei o ci fai? Basta con questo disastro, su. Siamo davvero oltre la farsa.

Denis Bergamini: è chiaro a tutti, manca solo la parola fine

La morte di Denis Bergamini mi ha sempre colpito molto. Ne ho parlato, e ne parlo, spesso. Ho ben chiaro ormai come andò quel giorno, e lo hanno ben chiaro in molti, ma manca ancora la certezza. La condanna. La parola fine. E intanto sono passati 31 anni!
Riporto per questo le parole di Donata Bergamini, sorella di Denis, nella speranza che il ministro Bonafede possa rispondere al più presto.

“Oggi sono 31 anni dal giorno in cui è stato ucciso mio fratello.
31 anni durante i quali non ho mai smesso di credere nella Giustizia.
Inchieste sbagliate. Processi farsa. Archiviazioni scandalose.
Tre anni fa il mio avvocato è riuscito a convincere la procura di Castrovillari a chiedere ed ottenere la riapertura del caso.
Abbiamo avuto finalmente una super perizia che ha dimostrato senza sorta di dubbi od incertezze che Denis è stato barbaramente ucciso.
Oggi risulta pendente in indagini solo un surreale procedimento per favoreggiamento. Per il resto nulla.
L’incidente probatorio sembra essersi dissolto nella nebbia.
Silenzio.
Io chiedo al Ministro Bonafede se tutto questo sia tollerabile per una cittadina che rivendica da sempre verità e giustizia per l’assassinio di suo fratello.”

Donata Bergamini

La trattativa Stato-mafia: dopo quasi trent’anni in troppi se ne fregano

Sto guardando l’ennesimo capitolo televisivo meritorio di Andrea Purgatori su La7 (Atlantide). La trattativa Stato-mafia. Le stragi 92-94. I ruoli dello stato, della politica: di certi politici.

Rivelazioni (che chi voleva in buona parte sapeva già) terrificanti. Ma sono passati quasi trent’anni e la cosa sembra non fregare una mazza a nessuno.

Morti, stragi, cortocircuiti tra Stato e criminalità organizzata. Martiri della libertà. Figure autorevolissime che non si arrendono (Guarnotta, Di Matteo, Scarpinato). Fondatori di partiti condannati per mafia. Misteri eterni. Orrori totali.

E troppi o se ne fregano o fanno finta di nulla.

È tutto così triste, tremendo e avvilente.

(La foto racconta la strage di via Palestro a Milano il 27 luglio 1993)

Anche questo sta bene tra i “peggiori”

Questa è una delle pagine del mio nuovo libro, LA CONGIURA DEI PEGGIORI.
Sapete perché, oggi, la pubblico? Perché il protagonista di questo capitolo, Domenico Tallini, Presidente del consiglio regionale della Calabria, è stato arrestato due ore fa. Il politico 68enne di Forza Italia è ai domiciliari con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso: secondo le indagini, ha aiutato la cosca Grande Aracri a costituire una società per la distribuzione di prodotti medicinali ed è stato ricambiato con il sostegno alle elezioni regionali del 2014.
Diciamo che, in un libro sui “peggiori”, uno così pare starci benissimo.

Aderite anche voi alla campagna della Lav

“Lei è Zara. La mia compagna di viaggio. Io sono molto fortunato ad averla accanto e spero anche lei pensi lo stesso.
Diversamente da loro, ci sono tanti animali sfortunati che, senza l’aiuto di LAV, non ce la farebbero. Nell’emergenza che stiamo vivendo, a tante famiglie comincia a mancare il cibo per i loro animali.
Aiutali anche tu. Invia un SMS o chiama il numero 45586.Fallo entro domenica 22 novembre, per favore. È urgente: 45586.
La paura non deve fermare l’amore“.
Ho aderito convintamente alla campagna della Lav. Fatelo anche voi, inviando un sms al 45586 entro domenica 22 novembre!

Ti potrebbero interessare

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione