L’escamotage

Arresto genitori Renzi, il giallo di quei volantini Esselunga finiti al macero

Il business - Quando a maggio scorso se ne occupò Report su Rai3, gli uomini vicini agli affari di famiglia erano entrati in fibrillazione

19 Febbraio 2019

I volantini invece di finire ai clienti potenziali delle grandi catene finivano al macero. Però le cooperative incaricate della distribuzione fatturavano i loro servizi alla società di famiglia dei Renzi, Eventi6, come se fossero realmente distribuiti. Sul business del macero dei volantini della Esselunga Report di Rai3 a maggio scorso aveva concentrato la sua attenzione. E il sistema di cooperative vicino a Tiziano Renzi era entrato in fibrillazione. La ragione delle preoccupazioni è stata spiegata da alcuni dipendenti delle cooperative agli investigatori. Paolo Magherini il 31 maggio del 2018 ha raccontato alla Finanza come funzionava “lo smaltimento dei volantini in esubero ovvero non consegnati. So che rilevanti quantità di questi volantini venivano portati al macero. La quantità stampata di questi volantini – ha spiegato Magherini – era di certo superiore a quella che era necessaria ad essere consegnata”. La ragione di questa stampa in eccesso? “Ci lucrano. Ci sono camionisti conniventi che consegnano i volantini nuovi appena stampati al macero. Questo non dovrebbe avvenire in quanto i volantini sono di proprietà dei committenti (Esselunga, Coop, Conad) che li paga”. Magherini sospetta che alla fine ci sia qualcuno che chiuda un occhio: “Anche quando si chiede qualche informazione agli stessi referenti dei supermercati, credo conniventi, dicono che è tutto regolare”.

Magherini è stato assunto a tempo indeterminato dalla Marmodiv. Sulla titolarità della società lui, spiega alla Finanza, non ha mai avuto dubbi: “La cooperativa era governata da dei prestanomi. Il primo di questi era Angelo Gallo, con la figlia Jessica e con la Lucia Silvestri, sua compagna (le due socie fondatrici, annotano gli investigatori, Ndr) (…) preciso che parlo di prestanomi perché tutti, nel settore, sanno che la cooperativa è riconducibile alla famiglia Renzi, in particolare a Tiziano e alla moglie. Poi c’era anche Andrea Conticini ….. che guidava Eventi 6”. Il cognato di Matteo Renzi, marito di Matilde Renzi, in realtà non è socio né amministratore della società ma di fatto si occupa dell’attività commerciale della società.

Secondo Magherini, era Tiziano Renzi in persona ad occuparsi dei volantini: “Ricordo che negli anni passati era lo stesso Tiziano Renzi che veniva lui personalmente con i mezzi di trasporto a prelevare i volantini in esubero. Successivamente di questa cosa si occupava Carlo Ravasio, uno della cooperativa. Questa era una cosa risaputa, nota a molte persone che come me lavorano nel settore. So che Tiziano aveva approntato una sorta di deposito per i volantini da macerare a Rignano”. Secondo Magherini “su questa gestione occulta sono tutti d’ accordo compresi i responsabili marketing di Esselunga ed altri supermercati. Ad esempio per coprire tutta Firenze e Scandicci ci vogliono 230 mila-240mila volantini mentre ne vengono forniti più di un milione”. Ma dove finiscono i volantini fantasma? “La città che sento spesso nominare dove i volantini vanno al macero – spiega Magherini – è Mantova”.

I pm hanno cercato riscontri e il Gip Angela Fantechi nell’ordinanza scrive: “Le indagini svolte consentono di affermare che gli amministratori della Cooperativa, ovviamente con il consenso degli amministratori della Eventi6 (considerate che entrambe sono riferibili a Bovoli Laura e Renzi Tiziano), hanno sistematicamente destinate, fin dall’origine, al macero una parte del materiale pubblicitario affidatole per la distribuzione”.

Il Gip sulle dichiarazioni relative al fatto che “Tiziano Renzi in alcune occasioni si era anche occupato personalmente di ritirare i volantini pubblicitari da inviare al macero” scrive: “Le dichiarazioni suddette sono state riscontrate da una significativa attività investigativa”. In particolare c’è stata “un’attività di pedinamento eseguita in data 12 luglio 2018 dalla Guardia di Finanza”. La GdF ha seguito da Firenze un camion che caricava alle 9 di mattina “32 bancali di materiale pubblicitario non commercializzabile, che i militari vedevano essere costituito da volantini pubblicitari della catena di Supermercati Esselunga relativi a vendite promozionali relative all’arco temporale decorrente dal 12 luglio 2018 al 29 agosto 2018”. Destinazione? “L’Eco Cart Srl San Giorgio di Mantova”. Qui “le saracinesche del magazzino venivano prontamente chiuse impedendo ai militari di osservare cosa accadesse all’interno”. Però Mario Giuseppe Precuzzi, titolare della Ecocart, ha riferito che “la Marmodiv consegna gratuitamente i volantini da destinare al macero alia Eco Cart”. Anche Silvia Gabrielleschi, altra dipendente della Marmodiv ha confermato: “Le quantità dei volantini che le committenti danno a Eventi 6 e che poi vengono consegnati alla Marmodiv per la distribuzione sono sempre in quantità superiore a quella effettivamente distribuita”.

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