“Amazing game”

Il signor Conte adesso si nasconde

Primo lavoro interamente strumentale per il cantautore astigiano: “Proprio perché conosco il jazz vi dico che questa mia musica è un’altra cosa”

Di Stefano Mannucci
14 Ottobre 2016

Si è nascosto. Non cercate Paolo Conte – lo chansonnier, beninteso – nelle stanze echeggianti di antiche presenze in Amazing Game. Alla soglia degli ottant’anni (“cerco di tenere duro”, scherza) questo è il primo album interamente strumentale (inciso per la Decca) della sua carriera. Dentro vi risuonano le suggestioni di secoli di classica – più […]

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