In altre parole

“Sono bizzarro: celebre per i guai più che per i testi”

Salman Rushdie Scrittore - L’anglo-indiano in “Coltello” non perdona il suo attentatore vile e ignorante

Di Crocifisso Dentello
27 Aprile 2024

“Sono diventato un esemplare bizzarro, celebre non tanto per i miei libri, quanto per i guai che mi sono capitati”. È lo stesso Salman Rushdie a confessarlo nelle ultime pagine del suo memoir Coltello, in libreria per Mondadori. In effetti la sua parabola di autore – sia pure con una dozzina di romanzi variamente fortunati […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.