In altre parole

Domenico Rea: “Scrivere è duro, non è come buttar la pasta”

Lo scrittore - Ritratto dell'autore scomparso trent’anni fa, nel gennaio 1994, che ha saputo rappresentare la miseria e la superstizione che animano la plebe napoletana con uno sguardo mai borghese

Di Crocifisso Dentello
17 Febbraio 2024

“Era lo spirito profondo, il grumo originario, lo sperma, l’essenza di Napoli”. Così La Capria alla morte di Domenico Rea. Trent’anni fa, nel gennaio 1994, il cordoglio per lo scrittore fu pressoché unanime. Celebrato anche da quella stessa Ortese che lo inchiodò, nel racconto che chiude Il mare non bagna Napoli, a un ritratto impietoso: […]

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