Il Festival

Terra del Sole, in Campania il più innovativo sistema agri-eco-voltaico d’Italia

Giugliano - Il progetto garantirà la produzione di energia elettrica rinnovabile dal sole e al contempo colture autoctone e filtranti

Di Il Verde e il Blu
16 Ottobre 2023

A Giugliano, in Campania, sorgerà il più innovativo sistema agri-eco-voltaico mai sviluppato in Italia. Il progetto si chiama “Terra del Sole” ed è proposto dall’omonima società NP Terra del Sole S.r.l creata dal gruppo NextEnergy Capital, e sarà presentato in cocasione del Il Verde e il Blu Festival – Buone idee per il futuro del pianeta, in programma a Milano il 19 e 20 ottobre.

La principale innovazione del progetto, che ha ottenuto parere positivo di compatibilità ambientale, risiede nel metodo: una progettazione condivisa che rende il progetto un unicum in Italia. Il sistema agri-eco-voltaico è stato progettato con la fattiva collaborazione di Coldiretti Campania, Legambiente Campania e PSR & Innovazione Campania. Il progetto prevede la prodizione di energia elettrica rinnovabile dal sole e al contempo di colture autoctone e filtranti attraverso sistemi innovativi. La sapiente integrazione di queste due attività produttive, agricola ed energetica, porterà alla riqualificazione di una vasta porzione del territorio di Giugliano. “Terra del Sole” è pensato a misura del contesto sociale, economico e ambientale in cui si inserisce grazie al grande sforzo di analisi del territorio e di accurata progettazione ingegneristica, agronomica e ambientale messa in campo dalle organizzazioni.

Il progetto è frutto di un dialogo con il territorio: agricoltori, ambientalisti amministrazioni e forze produttive locali hanno lavorato insieme per la valorizzazione dei luoghi, delle colture e del potenziale energetico di Giugliano e dell’intera Campania. Prevede la realizzazione di un impianto agri-eco-voltaico d’avanguardia, ovvero caratterizzato da un sistema non intensivo e ibrido. I terreni saranno infatti utilizzati sia per la produzione agricola, sia per la produzione di energia elettrica grazia a inseguitori solari monoassiali capaci di permettere tanto la cattura della risorsa energetica dal sole, quanto il passaggio di mezzi agricoli tra le file di pannelli e sotto le stesse. Il sistema agri-eco-voltaico proposto sarà realizzato in località Provvidenza, La Pigna, Cinistrelli. L’impianto sarà suddiviso in due campi (campo nord e campo sud) e si svilupperà su un’estensione di terreno complessiva di circa 140 ettari per una potenza nominale complessiva di 86,6 MWp.

La progettazione non intensiva da un punto di vista energetico del progetto “Terra del sole” presuppone la tutela e la valorizzazione dell’attività agricola. Nelle aree interessate si mescolano oggi prodizioni agricole-alimentari di qualità e pregio con ampie superfici degradate o in via di degrado. Lo sforzo e la cura della progettazione agronomica svolta in sinergia con Coldiretti Campania e PSR & Innovazione garantirà la continuità delle prodizioni di pregio a cura delle aziende agricole locali che saranno coinvolte operativamente e diversi interventi colturali filtranti e rigeneranti. Le attività agricole saranno infatti organizzate in 7 filiere o cluster dedicati a differenti funzioni: zootecnica estensiva (ovini), canapa, ortocoltura (friarello ma non solo), miele, allevamento aviario all’aperto, vertical farming e piante officinali.

Il progetto porta in dote molti benefici ambientali per il territorio. In primis contribuisce in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi climatici della Campania. La realizzazione dell’impianto agri-eco-voltaico comporterà una produzione di energia elettrica pari a circa 155 GWh all’anno, pari al fabbisogno annuale di energia elettrica di circa 57mila famiglie, e una riduzione di emissioni di CO2 pari a circa 83.000 tonnellate all’anno. Il contesto ambientale nel quale si inserisce il progetto Terra del Sole presenta diverse aree di sensibilità: discariche di differente tipologia, depositi di ecoballe, cave, zona industriale e esternalità ambientali legate ad insediamenti abusivi. Il progetto farà da filtro fra le aree ambientalmente più critiche e il contesto circostante, creerà corridoi ecologici e nuovi habitat, grazie alla corretta progettazione delle aree a verde e all’inserimento di una agricoltura più sostenibile e meno dipendente della risorsa idrica nonché alla diversificazione delle specie coltivate per favorire la biodiversità.

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