Da un racconto apocrifo di Leopold Staff. Gli scompartimenti ferroviari, quando non c’erano le prenotazioni obbligatorie, erano come i terreni auriferi dell’Alaska: il primo occupante acquistava una specie di diritto di proprietà, che gli faceva guardare in cagnesco il secondo arrivato, con l’occhio con cui si dardeggia un intruso (“Perché doveva salire proprio qui, dove […]
