Il reportage

Kiev è il crocevia della morte: chi combatte e chi va all’obitorio

La capitale assediata. Sopravvivere ai missili. Le autorità chiedono agli abitanti di tornare alle loro vite per ridurre lo stress di un mese di bombe

24 Marzo 2022

Il corpo freddo, bianco, pallido giace sulla lettiga, il tatuaggio orientale che dal petto si allunga sulla spalla sinistra. Avrà trent’anni quello che era un uomo, ora cadavere in uno dei tre obitori della Capitale. Le vittime a Kiev posso restare a lungo senza nome, mentre fuori i familiari mostrano le foto ai guardiani che […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.