Il Fatto di domani. Reddito di cittadinanza, le condizioni del M5S sulle modifiche. Green pass, record di tamponi per lavorare

Di Il Fatto Quotidiano
19 Ottobre 2021

LA BOZZA DI LEGGE DI BILANCIO: 23 MLD DI CUI 8 PER I TAGLI ALLE TASSE. La tenuta del governo dei Migliori arriva al dunque con la legge di bilancio. L’occasione, come annunciato, è l’invio a Bruxelles del Documento programmatico che serve ad anticipare la manovra di fine anno alla Commissione europea. Il pacchetto dovrebbe valere 23 miliardi, cioè l’1,2% del Pil, e il piatto forte del menu è il taglio dell’Irpef (cuneo fiscale), per cui sono stanziati 8 miliardi. Forza Italia e Italia Viva ne hanno chiesti dieci, pari a quasi metà dello stanziamento totale. C’è anche un altro miliardo per il taglio delle bollette sull’energia, mentre non c’è ancora accordo sulla riforma di ammortizzatori e pensioni. La Lega ha posto il veto sulla modifica di Quota 100. Si parla già di “Quota 102”, solo per gli statali e solo per due anni. Soprattutto, sembra destinata a morire la cosiddetta “Opzione donna”, l’agevolazione per l’uscita soft dal mondo del lavoro per le donne.

IL REDDITO RESTA, CON (POCHE) MODIFICHE: LE CONDIZIONI DEI 5S. Il tema più caldo della riforma fiscale è però, ancora una volta, il Reddito di cittadinanza. La settimana scorsa è stato sventato l’assalto del centrodestra e la misura è stata rifinanziata con 200 milioni fino a fine anno. Quanto al prossimo, dovrebbero essere pronti quasi 9 miliardi. Con alcune modifiche allo strumento, però. Lo hanno annunciato non i soliti critici neoliberisti (Salvini, Meloni o Renzi), ma direttamente il Giuseppe Conte che su Facebook ha scritto che il RdC “di certo non si cancella”, ma oltre che rifinanziato sarà “cambiato in meglio”. Il Movimento, insomma, sembra pronto a una mediazione (probabilmente sul fronte delle politiche attive), ma vuole evitare stravolgimenti. Sul Fatto di domani il deputato 5 Stelle Stefano Buffagni spiega quali sono le condizioni dei 5S.

A DESTRA HANNO PERSO TUTTI E PER ORA VINCE SALVINI. Dopo la batosta della amministrative, a destra è zero a zero palla al centro. La Lega ha perso a Varese ma anche a Latina: è andato male Durigon, ma è andata male anche la linea di Giorgetti, il che però conferma, anche se in negativo, la leadership di Salvini. E anche Giorgia Meloni, che nella sua conferenza stampa post sconfitta aveva giocato la parte della leonessa ferita e chiesto una “valutazione” delle scelte del centrodestra, riflettendo a mente fredda preferisce far calmare le acque. Ormai è chiaro che il problema più grande del centrodestra è la doppia linea interna sul governo Draghi. “Stiamo organizzando per vederci” dice oggi Meloni. Prima o poi.

NO PASS, PER LAMORGESE TRA ROMA E TRIESTE NON C’È DIFFERENZA. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese doveva riferire in aula sull’assalto della Cgil, e alla fine ha parlato anche dello sgombero del presidio al porto di Trieste. Tra le due piazze per la titolare del Viminale ci sarebbero analogie. Solo che in un caso i fascisti hanno agito pressoché indisturbati (e gli indagati di Forza Nuova hanno parlato di trattativa con la polizia), nell’altro, più recente, il presidio è stato sgomberato con gli idranti. La ministra difende in tutti i casi la strategia delle forze dell’ordine e ovviamente respinge l’accusa di aver organizzato una “strategia della tensione”, rivolta da Giorgia Meloni. Non ha risparmiato polemiche e vittimismo neanche Salvini. Nel frattempo, a Trieste il presidio al cancello 4, che si era ricostituito in versione ridotta dopo lo sgombero, si è sciolto, mentre in città prosegue la manifestazione. I no green pass arrivano pure in Parlamento: la senatrice di Alternativa C’è Bianca Laura Granato si è rifiutata di presentare il certificato verde ed è stata sospesa.

IL BOOM DI TAMPONI ABBASSA GLI INDICI DI CONTAGIO, MA FUNZIONA SUI VACCINI? Il numero di tamponi giornalieri in Italia continua a viaggiare su numeri mai registrati dall’inizio della pandemia. Oggi sono più di 660 mila, a fronte dei 220 mila di ieri. Solo nella giornata di lunedì sono stati scaricati 914 mila green pass solo da tamponi (escludendo quelli rilasciati per vaccinazione). Ma è rimasto alto anche il numero di certificati di malattia (+16% lunedì, secondo l’Inps). Mentre al lavoro il pass è obbligatorio, sui mezzi di traporto urbano e regionale qual è la situazione, a che punto sono i controlli? Sul giornale di domani i nostri reportage da Roma e Milano. Qui i numeri dei contagi di oggi. In Gran Bretagna torna l’incubo dei decessi: nelle ultime 24 ore sono stati contati 223 morti, il numero più alto dal 9 marzo, e quasi 44 mila nuovi contagi (ieri erano 49 mila).


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Open, chiuse le indagini. La procura di Firenze ha chiuso le indagini sulle presunte irregolarità nei finanziamenti alla fondazione di Matteo Renzi. Alla fine sono coinvolte 11 persone, tra cui il leader di IV, Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Alberto Bianchi e Marco Carrai. Coinvolte anche quattro società.

Pittelli arrestato per concorso esterno con la ‘ndrangheta. Il provvedimento arriva nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di rifiuti gestito dalla cosca Piromalli. L’ex senatore di Forza Italia è già stato coinvolto nel processo Rinascita-Scott.

Ritorno di Zan. La capigruppo del Senato ha fissato la ripresa della discussione sul Ddl contro l’omotransfobia mercoledì 20 ottobre.

Lo spettro della Polexit. A Strasburgo è esploso lo scontro tra Unione europea e Polonia. Ursula von der Leyen ha attaccato la sentenza della Corte costituzionale polacca che stabilisce il primato degli interessi nazionali su quelli comunitari. Il presidente polacco Morawiecki ha ribattuto duramente. Si rischia il blocco del Recovery Fund per Varsavia.

C’era una volta a Roma. Quentin Tarantino è ospite della Festa del cinema della Capitale.

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