A pieni polmoni

I giovani conoscono l’importanza dell’aria pulita, a differenza dei governanti

La campagna #Lariachevorrei ha rivelato che le nuove generazioni comprendono a fondo la stretta relazione fra ciò che respiriamo e la salute umana e quella del Pianeta

Di Cittadini per l'aria
13 Settembre 2021

Tanti giovani fra i 18 e i 30 anni hanno risposto all’appello di Cittadini per l’aria, inviando una testimonianza sull’importanza per loro della qualità di quello respirano.

#Lariachevorrei ha così rivelato che le giovani generazioni comprendono a fondo la stretta relazione fra qualità dell’aria, salute umana e salute del Pianeta. E ci hanno messo la faccia per dire che l’aria pulita è un diritto fondamentale e allo stesso tempo è gioia e libertà.

L’aria pulita è libertà di aprire le finestre in qualsiasi momento della giornata senza impregnare di veleni l’ambiente domestico; è libertà di fare sport all’aperto certi di farci del bene e di non spedire ancora più in profondità le polveri sottili nei nostri polmoni; è libertà di portare fuori casa i bambini senza dover attendere che il picco degli inquinanti si abbassi – perché ormai è provato che l’inquinamento dell’aria agisce non solo sull’apparato respiratorio ma influenza anche lo sviluppo cognitivo dei più piccoli.

L’aria pulita è gioia di poter vivere le strade della propria città godendo della luce, degli alberi e della gente intorno senza subdoli effetti collaterali – a breve come a lungo termine – di poter inspirare ed espirare a fondo ogni giorno senza la sensazione di pesantezza e nocività e senza disagio per l’odore che colpisce i sensi.

Insomma dei nutrimenti basilari della vita si ha magari la possibilità di scegliere quale cibo e acqua ingerire, ma l’aria non si può scegliere, si respira quella che c’è. Siamo in osmosi con questo immenso invisibile serbatoio e non è più accettabile che ci si possa scaricare e immettere dentro quello che appare più comodo e conveniente nel brevissimo termine.

Ci scandalizzeremmo di camminare in strada fra i rifiuti, così come di fare il bagno in un’acqua contaminata. E allora anche i nostri polmoni devono essere messi in condizioni di vivere in un contesto sano e pulito.

Per questo l’aria pulita è un diritto fondamentale. Uno studio appena pubblicato da importanti gruppi di ricerca europei evidenzia che a concentrazioni di inquinamento atmosferico anche inferiori a quelle attualmente indicate dalle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità si verifica un danno per la salute umana.

La proporzione è la seguente: al crescere di 5 µg per metro cubo di PM2.5 si produce un aumento del 13% delle morti naturali. E non è necessario ricordare che dietro alla freddezza del numero ci sono vite che potevano essere risparmiate grazie a politiche più coraggiose e lungimiranti.

“È chiaro ormai” – dice Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’aria – che i limiti di legge vigenti, che peraltro l’Italia non rispetta, sono del tutto insufficienti a proteggerci e a garantire una futura vita sana ai giovani che oggi ci hanno messo la faccia. Per questo lo scorso 7 settembre, nella Giornata Internazionale dell’Aria Pulita e dei Cieli Blu, abbiamo lanciato un appello affinché chi amministra ponga quale obiettivo di governo e di tutela quanto verrà indicato nelle nuove Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla qualità dell’aria di prossima pubblicazione”.

Senza tralasciare due punti quanto mai attuali: la comunità scientifica ha ormai pacificamente concluso che “l’inquinamento atmosferico può aumentare la gravità e il rischio di morte per infezione da COVID-19, compromettendo la capacità del sistema immunitario individuale di combattere le infezioni e aumentando il rischio di malattie croniche predisponenti”; e infine, ma non certo in ordine di importanza, il fatto che quello stesso impiego strutturale di combustibili fossili che deteriora la qualità della nostra aria è all’origine del surriscaldamento globale i cui effetti sono ormai parte della nostra quotidianità.

Questo affermano con forza i nostri giovani e il loro messaggio deve arrivare necessariamente alle orecchie degli amministratori pubblici. L’aria non è di nessuno ed è di tutti allo stesso tempo ed è il bene comune più prezioso che abbiamo. Per questo va risanata facendone una priorità assoluta nei programmi di chi ha la responsabilità di governare.

Cittadini per l’aria auspica oggi che sia finalmente dato ascolto a queste voci il cui coro ci ricorda che impegnarsi adesso per un’aria più pulita significa battersi per una comunità più sana e più giusta per tutti, per i più vulnerabili in primis e per tutti noi.

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