Il Fatto di domani. Durigon, Tabacci e Brunetta: gli impresentabili da cacciare. Tokyo, Olimpiadi con il buco (miliardario)

Di Il Fatto Quotidiano
7 Agosto 2021

CONTE-CARTABIA, COSÌ LA DESTRA VUOLE CAMBIARE LA RIFORMA. Giuseppe Conte, fresco di investitura come leader del Movimento (il 92,8% degli iscritti lo ha votato), ha detto al Fatto che a settembre metterà a punto una nuova squadra, con innesti della società civile. Ma che Movimento eredita l’ex premier? Andremo a vedere in che stato versa il M5S nelle regioni del nord. Ma tra i temi cari a Conte c’è la giustizia in primo piano (“se i cittadini vogliono cambiare la riforma Cartabia votino per il Movimento”, ha detto nell’intervista al nostro giornale), tema su cui si continua a battagliare: “Sui referendum sulla giustizia ci stiamo avvicinando al mezzo milione di firme. Vuol dire che è un tema sentito da tanti e raccoglieremo firme ancora per tutto agosto e per tutto settembre”, ha detto Matteo Salvini presente oggi a Firenze al gazebo per la raccolta firme. Mentre la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, rispondendo a Conte ha detto che “in modo speculare un voto in massa per Forza Italia sarà il modo più certo per salvaguardare il ritorno al garantismo a tutela dello Stato di diritto e dei principi costituzionali contro i nostalgici dei processi a vita”. Come vedremo lo scontro nella maggioranza sui processi non accenna a placarsi e la destra ha una strategia per modificare di nuovo la Cartabia in Parlamento.

DURIGON, TABACCI E BRUNETTA: I TRE DA CACCIARE. “Mio figlio in Leonardo ha un rapporto di lavoro subordinato, un contratto da quadro. È un fatto, ma fingono tutti che non esista. Non ha nessun potere decisionale, nessun potere di firma. Quindi un conflitto di interesse con la mia delega alle politiche spaziali e aerospaziali sarebbe stato impossibile”, lo ha detto Bruno Tabacci, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, al Corriere della Sera parlando della sua decisione di lasciare la delega allo spazio e all’aerospazio, settori intorno ai quali girano un bel po’ di soldi e su cui i partiti – come vedremo – si danno battaglia. Sul Fatto di domani troverete i ritratti dei signori delle uscite inopportune e quelli delle poltrone, dal sottosegretario all’Economia della Lega, Claudio Durigon (quello del parco da intitolare a Mussolini e del generale della Finanza “amico” sull’indagine sui 49 milioni) a Renato Brunetta che ha portato Farina, l’agente “Betulla”, al suo ministero.

VACCINI, FIGLIUOLO È GiÀ IN VACANZA. I dati della struttura commissariale sono impietosi: sono 2.257.514 gli over 50 che non si sono ancora sottoposti alla prima dose del vaccino anti-covid, pari al 23,39%. Tra gli over 60 quelli a cui non è ancora stata inoculato il vaccino sono 1.212.413, pari al 16,05%. Mentre sono senza prima dose anche 657.727 over 70 (10,93%) e 298.591 over 80 (6,56%). Molti tra le categorie più deboli sono ancora senza protezione. Ma anche il dato sulla scuola lascia sbigottiti: a pochi giorni dal rientro tra i banchi ben 217 mila, tra professori e personale scolastico, sono ancora senza vaccino. E – come vedremo – in alcune regioni le percentuali sono molto alte. Che succede se entro settembre non riescono a completare il ciclo? Poi ci occuperemo ancora del green pass che suscita tante polemiche. In Francia è il quarto sabato consecutivo di proteste in piazza contro l’entrata in vigore (lunedì) del passaporto sanitario. Ma anche in molti altri Paesi si registrano manifestazioni analoghe. Qui i dati dei contagi di oggi.

OLIMPIADI, NON È TUTTO ORO CiÒ CHE LUCCICA. Con la volata alla staffetta l’Italia ha fatto il pieno di medaglie (è arrivata anche la 39esima nella lotta) in questa edizione delle Olimpiadi. Oltre ad un bilancio della performance del nostro Paese, vedremo che per Tokyo i Giochi non sono stati un buon affare: complice anche il Covid, questa edizione lascia al Giappone un buco miliardario.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI

Il Mose non funziona. Oggi è prevista acqua alta a Venezia, ma le paratie del Mose resteranno abbassate. Sul giornale di domani vedremo perché.

Arrestata la boss della camorra. Questa mattina, all’aeroporto di Ciampino (Roma), i carabinieri del Ros hanno arrestato Maria Licciardi. La donna è considerata la boss del clan Licciardi e figura di vertice della potente alleanza di Secondigliano, cartello camorristico egemone a Napoli.

Parla la Pussy Riot. L’intervista a Masha Alekhina a 10 anni dalla condanna per la canzone anti Putin cantata in chiesa. Del nucleo della punk band diventata simbolo dell’opposizione al Cremlino a Mosca è rimasta Masha che continua ad essere una spina nel fianco dell’apparato, tanto da essere stata arrestata di nuovo. Ora si trova ai domiciliari e racconta la strategia della repressione.

Secondo tempo. L’intervista al musicista Beppe Vessicchio. Poi i film: Da “Dune” alla “Figlia oscura” ispirata dalla Ferrante, molti film a Venezia sono tratti da romanzi. E’ perchè mancano buone sceneggiature?

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