Il Fatto di domani. Renzi al Gp, quando e con chi? Il retroscena del viaggio delle polemiche in Bahrein

Di Il Fatto quotidiano
29 Marzo 2021

RENZI D’ARABIA AL GP. Perfino Elio Vito di Forza Italia ha ironizzato: “Fa bene Renzi a viaggiare all’estero. Due suggerimenti per le prossime mete: Myanmar e Bielorussia”. La partecipazione di Matteo Renzi al Gran Premio di Formula 1 in Bahrein ha scatenato una valanga di critiche: “Una sola domanda al senatore Renzi: lei si è vaccinato contro il Covid 19 considerato che le rigorose regole di partecipazione fissate dagli organizzatori del GP del Bahrain prevedevano la vaccinazione per i partecipanti all’evento? Le disposizioni sono consultabili sul sito”. Si chiede Angelo Bonelli dei Verdi. Letta: “Siamo in Quaresima, niente polemiche”. “Per partecipare al Gran Premio come pubblico occorreva essere vaccinati o guariti dal Covid. Gli invitati degli organizzatori, come pure tutti gli addetti ai lavori presenti nella struttura, dovevano presentare semplicemente il tampone negativo. Il tampone al senatore Renzi è stato fatto in data 27-3-2021 alle ore 13.55 in Bahrein e ha dato esito negativo”, risponde l’ufficio stampa di Italia Viva. Sul tema, come vedremo, sono state presentate anche delle interrogazioni parlamentari. Sul Fatto di domani troverete una spiegazione di come stanno le cose. Ma l’abitudine di fare viaggi, come vi racconteremo, non riguarda solo Renzi: c’è anche chi è andato a Medjugorje e non ha voluto rispondere alle domande.

L’ITALIA DELLE REGOLE LASCHE. Sempre a proposito dell’attività di lobbying di Renzi, arriva il report del Consiglio d’Europa che critica l’Italia: leggi su conflitti d’interesse sono frammentarie, il Senato non ha un registro dei lobbisti, manca una legge sull’attività di lobbying. E ci era stato raccomandato anche di fare dei corsi per migliorare la condotta dei parlamentari, ma non è stato fatto.

COVID, CHIUSURE E IL LAMENTO DELLE REGIONI. “Ho appena firmato il protocollo con Regioni e farmacisti per far partire in sicurezza le vaccinazioni Covid nelle farmacie del nostro Paese”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma il tavolo di oggi con le Regioni è spinoso: il tema sul tavolo sono le chiusure. E questo dopo lo stop and go della Lega, con Matteo Salvini che prima dice di votare no in Consiglio dei ministri e poi ci ripensa. Anche oggi ha messo legna al fuoco: ha ribadito che “tenere tutto chiuso e fermo indipendentemente dai dati sanitari è impensabile”, anche perché appare assurdo “vietare gli spostamenti in Italia e consentire vacanze all’estero”. Parole che hanno fatto infuriare i “colleghi” di governo. E mentre l’incontro Stato-Regioni è in corso i governatori del Carroccio hanno fatto sapere che spingono per “riaperture ragionevoli” e insistono perché nel prossimo decreto siano previste clausole per ripristinare le zone gialle dove i numeri dei contagi lo consentano. Altra questione dolente è quella dello scudo penale per i medici che effettuano i vaccini. Oggi il sindacato dei camici bianchi è tornato a chiedere la norma: “Auspichiamo nel prossimo Decreto Legge, che disciplinerà le norme legali per gli operatori della sanità e per i medici che espletano le funzioni di vaccinatori, vi sia uno scudo penale per i soggetti che vaccinano”, ha detto Pina Onotri, segretario generale del sindacato dei medici. Infine una panoramica sullo stato della pandemia (e della vaccinazione) nei principali paesi europei. Qui i numeri di giornata. A Brindisi procedimento disciplinare contro quattro infermieri no-vax.

SOSTEGNI, POCHI E IN RITARDO. Il servizio studi del Senato ha fatto molte contestazioni al decreto Sostegni del governo: in primis i pochi fondi che, con molta probabilità, nemmeno basteranno a coprire le richieste. E critiche sono arrivate da gran parte dell’arco politico e non solo. Per la Cgia coprono solo dall’1,6 al 5% delle perdite. Vedremo una comparazione con i Ristori approvati dal governo Conte. Altra questione è quella dell’assegno unico per i figli: domani al Senato passa la legge delega, si tratta di una misura regressiva perché vale per ricchi e i poveri indistintamente. Poi – come vedremo – molte famiglie nel passaggio dalle varie misure al raggruppamento ci perdono (sono 1,2 milioni).


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Guerra dell’immondizia. Vi racconteremo cosa sta accadendo nel Lazio con le discariche.

Il ritorno dell’Isis. L’operazione delle forze curde nel campo di al Hol, in Siria, quello che è diventato il nuovo centro di reclutamento dell’Isis.

Francia, il farmaco maledetto. La sentenza sullo scandalo Mediator, il farmaco per diabetici che per 33 anni è stato utilizzato da circa 5 milioni di persone prima di essere ritirato nel 2009.

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