Da Dubai alle Maldive i furbetti del lockdown

19 Gennaio 2021

La regola è semplice: almeno fino al 5 marzo prossimo, gli italiani non potranno andare in vacanza fuori dall’Unione europea causa pandemia. Niente Dubai né Maldive: bandite tutte le destinazioni preferite da chi ama svernare sulla linea dell’Equatore. È scritto a chiare lettere su viaggiaresicuri.it, il sito gestito dal ministero degli Esteri, e funziona così da parecchi mesi. Eppure, nelle ultime settimane, queste due destinazioni sono state prese d’assalto da parecchi vip nostrani. E non solo.

L’influencer e scrittrice Giulia De Lellis è stata a Dubai per il ponte dell’Immacolata, negli stessi giorni in cui nell’Emirato c’era anche il suo ex fidanzato Andrea Damante, altro influencer diventato famoso grazie a Uomini e Donne. A Dubai è stata di recente anche Chiara Nasti, altra giovanissima stella dei social network, mentre la showgirl Jo Squillo ha preferito trascorrere il Natale sulle spiagge delle Maldive. Tutto noto grazie agli stessi profili social dei vari vip, che hanno pensato bene di pubblicizzare i loro viaggi al caldo durante il lockdown scatenando la curiosità di alcuni loro seguaci. I quali si sono chiesti: “Ma come hanno fatto ad andare lì nonostante i Dpcm?”. Ecco, appunto: come hanno fatto ad andare a Dubai e alle Maldive nonostante i divieti?

Per cercare una risposta ci siamo finti in cerca di un viaggio esotico, disposti a spendere parecchi quattrini pur di trascorrere qualche settimana al caldo. E in pochi giorni abbiamo scoperto l’arcano.

Anti covid I “nuovi” pacchetti vacanze

Milano, zona San Babila. Al terzo piano di una elegante palazzina residenziale c’è una delle più famose agenzie-viaggi per persone con una certa disponibilità finanziaria. “Luxury travel”, è la descrizione che appare sul sito internet: “Al servizio dei clienti più esigenti. Contattaci”. Al telefono, di fronte alla nostra richiesta di voler andare a fare una vacanza di un paio di settimane a Dubai o alle Maldive, la titolare dice che è meglio vedersi di persona.

Nell’incontro faccia a faccia tutto diventa più chiaro: “Le ho chiesto di venire di persona perché ho molti clienti che hanno viaggiato durante il lockdown e temevo fosse un controllo”, ci dice l’agente. “Sa, è illegale andare a fare le vacanze alle Maldive o negli Emirati – spiega lei – può andare unicamente in Europa, mentre fuori dall’Ue può recarsi solo per motivi di salute, studio, lavoro o ricongiungimento familiare”.

Le regole elencate dall’agente sono le stesse che appaiono sul sito del ministero degli Esteri, le stesse con cui abbiamo imparato a familiarizzare in questi mesi di divieti e di Dpcm. Ma la nostra interlocutrice sa come aggirare i divieti. Questione di soldi, soprattutto, perché i viaggi che ci propone non sono alla portata di tutti.

L’agente spinge soprattutto sulle Maldive. “Ci sono due o tre resort che sono rimasti aperti durante tutta la quarantena”, assicura mentre fa scorrere sul computer le foto di una di queste strutture. Si chiama Soneva: un’isola-resort da girare solo a piedi o in bicicletta, con ville private da 264 metri quadrati, spiaggia privata, piscina interna, la possibilità di avere uno chef sempre a disposizione. La soluzione costa 2.500 euro al giorno, ci viene spiegato, ma si può fare anche di più. Per 3.700 euro al dì è possibile affittare una palafitta in mezzo al mare: due piani di casa, doppia piscina e una serie infinita di altre sciccherie. “Ho clienti che qui hanno trascorso tre mesi di lockdown”, assicura l’agente, mentre spiega come le sono andati gli affari durante la pandemia: “Considerando che non si potrebbe proprio andare a fare le vacanze”, dice, “non mi posso lamentare”.

Solo negli ultimi tre mesi l’agente dice di aver venduto questo genere di pacchetti vacanze a 20 persone. “Sono andati tutti a Dubai o alle Maldive, perché sono le destinazioni più sicure, le uniche dove si può ancora andare, almeno per quanto ne so io”, spiega.

Espediente/1 Il “permesso per lavoro”

Le chiediamo perché proprio Dubai e le Maldive, ed è qui che viene fuori il trucco. “A Dubai – racconta l’agente – tutti i miei clienti hanno dichiarato di andare per motivi di lavoro e nessuno ha mai dovuto esibire una documentazione per provarlo”. Basta quindi dichiarare che si va per lavoro e nessuno controlla? Nessuno chiede dettagli sul lavoro che dobbiamo fare, sulle persone che dobbiamo incontrare? “No, a nessuno dei miei clienti è stato chiesto”, assicura la venditrice. Sarà un caso, ma i vip che hanno pubblicizzato su Instagram le loro vacanze a Dubai o alle Maldive hanno detto tutti di essere stati lì per lavoro. L’ultima a farlo è stata Jo Squillo. Davanti alle telecamere di Barbara D’Urso, dopo le polemiche nate a causa delle sue foto alle Maldive, la conduttrice ha garantito: “Mi tolgo dall’elenco dei vip in vacanza, io ero lì per lavoro. È il mio lavoro che faccio da venti anni: ho una trasmissione televisiva, produco tre programmi televisivi, sono andata a registrare due puntate del mio format, un programma che si occupa di moda. Lo vedrete tra poco in tv”.

Espediente/2 Il corso di biologia marina

In realtà, la nostra agente di viaggi racconta che c’è un modo più sofisticato per andare a farsi una bella vacanza alle Maldive senza avere problemi con la legge. E non c’è bisogno di essere Jo Squillo e avere una trasmissione televisiva: è sufficiente avere tanti soldi. “Si va per motivi di studio”, ci dice l’agente. Funziona così: “Ci sono resort, come quelli con cui collaboriamo noi, che organizzano al loro interno dei corsi di biologia marina o di astronomia. Prima della sua partenza, le arriverà una lettera d’invito al corso da parte del resort, così che lo possa mostrare all’aeroporto in Italia in caso di controlli. Alla fine del soggiorno le verrà invece rilasciato un certificato di partecipazione al corso. Certo, se poi il cliente va alle Maldive e non fa il corso, quello, poi, è un problema suo…”.

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