Essere Vladimir Putin. “L’Occidente pensa che siamo degli idioti”

Di Michela A. G. Iaccarino
18 Dicembre 2020

Nonostante questo sia stato “un anno difficile”, il presidente Putin ha rispettato il tradizionale appuntamento di fine anno: dal 2004, in una maratona in diretta, risponde a domande di reporter, giornalisti e cittadini comuni in collegamento da ogni parallelo della Federazione. Questa volta non lo ha fatto dalle stanze del Cremlino, ma dalla sua dacia di campagna a Novo Ogarevo, periferia di Mosca. Solo pochi reporter lo hanno visto dal vivo, dopo aver trascorso due settimane di isolamento. Per più di quattro ore, Putin ha sciorinato il suo pensiero.

Il caso Navalny

“Il paziente dell’ospedale di Berlino è aiutato dai servizi segreti americani. C’è un’inchiesta giornalistica che ha rivelato i nomi dei presunti agenti russi coinvolti nell’avvelenamento, materiale fornito dall’intelligence Usa per attaccare il nostro governo. La Russia è aperta alle indagini sul presunto uso di Novichok, ma nessuno ha mai fornito alcuna prova. La guerra dell’informazione è in atto, capiamo molto bene cosa sta succedendo. Se qualcuno avesse voluto avvelenarlo, lo avrebbe fatto fino in fondo. Alla fine, chi ha bisogno di Navalny?”.

Lotta alla pandemia

“Nessun sistema sanitario al mondo era pronto al Covid-19, ma quello russo è stato più efficiente. La Russia è stato il Paese che ha eseguito il maggior numero di test, ha messo a disposizione 277mila posti letto per gli infetti in tempi brevi, ha costruito decine di nuovi centri medici. La Russia è stata la prima a iniziare a produrre il vaccino Sputnik V, a elevata efficienza e senza alcun effetto collaterale documentato. AstraZeneca collaborerà con l’Istituto Gamleya. Io mi vaccinerò presto, non appena i protocolli diranno che lo posso fare”.

Usa e trattato Start

“Spero che Joe Biden risolva la questione delle relazioni con la Russia. Il trattato Start sui missili balistici sta per scadere, da parte nostra proponiamo di estenderlo. Per spese militari noi siamo i sesti al mondo, veniamo dopo la Gran Bretagna: allora chiedo, chi è il violento qui?”.

La Nato e l’orso russo

“Siete persone intelligenti, allora perché pensate che siamo noi gli idioti? Noi siamo individui pacifici. La Nato aveva detto che non si sarebbe allargata a Est e invece siamo stati traditi. Vi aspettate che non rispondiamo? Abbiamo tentato a lungo di coltivare rapporti di amicizia con i partner occidentali, ma prenderemo misure per reagire in modo corrispondente, qualora la Nato non tenga fede alla promessa di non espandersi. La corsa agli armamenti è già in corso, da quando gli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro dal trattato. Spero che la nuova Amministrazione americana rispetti gli interessi dell’Unione europea”.

La guerra in Ucraina

“La Russia comprende la complessità della situazione, le nostre relazioni con il Paese ex alleato dipendono da Kiev. I loro funzionari dicono che non rispetteranno gli accordi di Minsk. E noi continueremo sostenere il Donbass”.

La crisi in Bielorussia

“Il presidente Aleksandr Lukashenko ha dato avvio alle modifiche della Costituzione, ma bisogna evitare le ingerenze esterne in questo processo”.

La Moldavia filo-europea

“Maia Sandu, nuova presidente eletta in Moldavia, ha chiesto il ritiro delle truppe russe dalla Transnistria: siamo d’accordo, ma affinché ciò avvenga, è necessario che le condizioni siano mature. Le pressioni dall’esterno sono come gli ordigni esplosivi o le granate; dobbiamo essere pazienti per i cambiamenti”.

Gasdotti

“Il bilancio dei fondi statali è positivo, il 70% è costituito dai profitti delle risorse energetiche nazionali. Il Nord Stream 2 è vantaggioso per la Russia quanto per la Germania ed il progetto è ormai vicino al completamento”.

Referendum costituzionale

“La Costituzione del 1993 risaliva a un tempo di guerra, quando i carri armati sparavano sul Parlamento a Mosca. Adesso le cose sono cambiate, siamo pronti agli emendamenti.

Elezioni 2024

“Non ho ancora deciso se correrò per le prossime elezioni presidenziali del 2024”.

L’islam in Europa

“La Russia è un Paese multiconfessionale, dalle molte fedi e culture diverse, è un’eredità ancestrale. Noi non accettiamo chi offende le religioni altrui. Dove comincia e finisce il diritto di ognuno? L’omicidio non è mai una risposta. Solo Dio dà e toglie la vita. I musulmani della Federazione sono anche cittadini russi, in Europa invece vivono musulmani immigrati, il multiculturalismo di quei Paesi è fallito”.

L’amore

“È il segreto della felicità, ma questo non è un segreto”.

Sul blogger resta tensione con Berlino

Sull’avvelenamento di Navalny “abbiamo seri dubbi che Mosca voglia cooperare, ma non è un tema bilaterale tra Germania e Russia”. Così si è espresso il ministro degli Esteri Heiko Maas, secondo cui le prove dell’avvelenamento “sono pubbliche e la Russia ha avuto abbastanza possibilità nelle scorse settimane e mesi di prendere parte al chiarimento, che può solo partire da lì. Non è stato fatto e ne prendiamo atto”

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