Coronavirus, ecco i rimborsi per eventi e servizi cancellati: dai viaggi in treno e aereo ai biglietti per teatri e concerti

In caso di viaggi c’è il risarcimento. Per lo sport e la cultura non esiste un’unica normativa

2 Marzo 2020

Archiviato il primo decreto con le misure per attutire l’impatto dell’emergenza Coronavirus nelle zone rosse, si è in attesa del secondo testo che arriverà in settimana a sostegno dei territori e dei settori più colpiti. Novità che riguardano anche le famiglie. Nel primo pacchetto è stato confermato lo stop per due mesi, fino al 30 aprile, dei pagamenti delle bollette di luce, gas e rifiuti, che potranno anche essere rateizzati, e dell’Rc auto. Slittano al 1° giugno le scadenze della rottamazione ter (dal 28 febbraio) e del saldo e stralcio (dal 31 marzo). Nel testo sono state inserite anche le misure per sostenere le aziende del turismo alle prese con migliaia di disdette che, secondo le associazioni del settore vanno dal 70 al 90%, mettendo a rischio anche la Pasqua.

L’impatto del Coronavirus è pesantissimo sul turismo italiano che incide per il 13% sul Pil con un giro d’affari di 146 miliardi di euro, quasi 216mila esercizi ricettivi, 12mila agenzie di viaggio e oltre 4 milioni di lavoratori (il 14,7% totale). L’emergenza fa paura perché “contagia” tutti i settori, con le disdette che riguardano le normali attività: dalla cultura allo sport passando per i trasporti. Le associazioni dei consumatori hanno cercato di fornire delle risposte a quanti si chiedono se e come è possibile ottenere un rimborso. Facciamo un punto.

Treno. Per i clienti che hanno acquistato fino al 23 febbraio un biglietto su Frecce, Intercity, Intercity Notte e Regionale, Trenitalia riconosce il rimborso integrale (bonus elettrico o denaro per il trasporto regionale) in caso di rinuncia. La richiesta, spiega Cittadinanzattiva, va presentata entro il 1 marzo 2020. Italo, invece, rimborsa i biglietti acquistati fino al 23 febbraio per viaggi dal 24 febbraio al primo marzo per tutti i viaggi da e per le zone del Nord Italia.

Aereo. I consumatori che hanno acquistato un pacchetto turistico che comprende la visita in uno dei Paesi in cui sono presenti i casi di Coronavirus possono recedere prima della partenza senza corrispondere spese di recesso e hanno diritto al rimborso integrale dei pagamenti effettuati per il pacchetto. A tutelarli, dice Cittadinanzattiva, è l’articolo 41 del Codice del Turismo. Avranno indietro i soldi anche in caso di acquisto del solo biglietto aereo prenotato per la Cina, i cui collegamenti sono sospesi dal 31 gennaio. Alitalia ha spiegato che i passeggeri soggetti a restrizione della mobilità, cioè in quarantena, in possesso di biglietti acquistati entro il 22 febbraio, con date di viaggio comprese tra il 23 febbraio e l’8 marzo 2020, possono richiedere un buono di importo pari al valore del biglietto acquistato, usufruibile fino al 30 giugno 2020 per l’acquisto di altri biglietti. Intanto aumentano i Paesi che vietano o introducono restrizioni all’ingresso di chi proviene dall’Italia. L’ultimo in ordine di tempo è stato Israele. Gli altri sono: Territori Palestinesi, Capo Verde, Giamaica, Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, El Salvador, Figi, Iraq, Kuwait, Libano, Madagascar, Mauritius, Seychelles e Turkmenistan. Enac consiglia di contattare le compagnie per verificare l’operatività dei voli e di monitorare i siti Viaggiare Sicuri della Farnesina e quello del ministero della Salute, oltre a contattare la compagnia aerea per verificare l’effettiva operatività del volo.

Gite scolastiche. Secondo quanto stabilito dal decreto del governo, sono stati sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado fino al 15 marzo 2020. Un settore che, secondo Federturismo Confindustria, muove un business da 316 milioni di euro. Negli scorsi giorni la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha rassicurato le famiglie: i soldi versati verranno interamente rimborsati. Le disposizioni arriveranno con un possibile decreto ad hoc.

Teatri e concerti. Più nel dettaglio entra Altroconsumo che fornisce istruzioni pratiche sul fronte degli altri eventi come spettacoli teatrali o concerti che, di fatto, sono stati bloccati dai provvedimenti del governo e dei Comuni. Come riporta l’associazione sul proprio sito, “molte strutture rimborseranno direttamente, altre proporranno soluzioni alternative o cambi di data, alcuni potrebbero addirittura decidere di non rimborsare. In generale bisognerebbe vedere cosa prevedono tutti i singoli contratti per capire se queste situazioni sono disciplinate o meno. È importante anche tenere monitoriati i siti di operatori, squadre e enti vari e tenere monitorate le loro comunicazioni”.

Partite. L’Unione nazionale consumatori fornisce la risposta ai tifosi di calcio: “Se un evento sportivo viene rinviato, il tifoso in possesso di un biglietto ha diritto al rimborso del singolo titolo di accesso. Se si stabilisce lo svolgimento a porte chiuse, va rimborsato il singolo biglietto e per il tifoso abbonato scatta il diritto alla restituzione di una quota parte dell’abbonamento stesso”.

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