Il racconto

Quando Sironi scriveva “Cosa cerca il regista sul set? Il colore dei ricordi, che sta sotto alle parole”

Dopo aver girato tutta la Sicilia, il cineasta trovò finalmente la casa del commissario

Di Alberto Sironi
6 Agosto 2019

Pubblichiamo di seguito la postfazione di Alberto Sironi – “Quello che non c’è nelle parole” – al libro di Costanza DiQuattro, “La mia casa di Montalbano”, in libreria con Baldini+Castoldi. Il regista è morto lo scorso 5 agosto a 79 anni.

Cercherò di spiegarvi con quale magia abbiamo trovato la casa di Montalbano a Puntasecca, la casa della famiglia DiQuattro costruita nel 1912.

Avevamo girato tutta la Sicilia per scegliere dove ambientare i romanzi di Montalbano.

Alla fine abbiamo scelto la zona di Ragusa, in particolare verso il mare, tra colline verdi e le meraviglie del tardo barocco, il tutto circondato da un mare che ti accompagna con il suo rumore, i suoi colori dall’alba al tramonto.

Andrea Camilleri se n’era andato giovane dalla Sicilia e le avventure di Montalbano, pur se ambientate oggi, erano piene di ricordi, ricordi del passato. Tutto questo ha cambiato completamente il colore e l’atmosfera del film. Avevo capito che dovevo sollevare le storie in un’atmosfera magica, irreale.

La casa della famiglia DiQuattro è una casa affacciata sulla spiaggia: ricordo quando andammo a vederla per la prima volta. Arrivammo a Puntasecca nel tardo pomeriggio. Entrammo in casa, guardammo gli ambienti, il pianterreno, la cucina, il salotto, e poi salimmo al primo piano. Lì c’è la stanza più grande nella quale abbiamo ambientato la camera da letto di Montalbano e il suo studio. In fondo a questa stanza si apre una portafinestra che si affaccia sul mare. Entrando nella verandina il sole stava tramontando… Il mondo era cambiato, c’era una malinconia, come un ricordo di un tempo passato.

Questo libro parla di quanta gioia abbia portato questa casa nell’animo di Costanza. Che cosa fa il regista quando cerca gli ambienti per il suo film?

Il regista cerca quello che non c’è nelle parole, quello che sta sotto alle parole: per noi il significato vero dei luoghi è più importante delle parole stesse. Noi che dovevamo scegliere la casa di un commissario di polizia, il commissario Montalbano, l’abbiamo scelta per i ricordi di Camilleri che si sono sovrapposti ai ricordi dell’autrice.

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