A Torino

La morte è di Danton ma è meglio stare con Robespierre

Il dramma è intitolato alla vittima, ma è verosimile che l’autore (Georg Büchner) tifasse per i carnefici. Così il regista (Mario Martone) invoglia il pubblico a scegliere la virtù

18 Febbraio 2016

La rivoluzione è come le figlie di Pelia: fa a pezzi l’umanità per ringiovanirla”, dice Saint-Just, uno degli artefici del Terrore post Rivoluzione francese: un terrorista, dunque, fedele discepolo di Robespierre l’Incorruttibile. Sono loro i principali responsabili della Morte di Danton, omonima, straordinaria opera di Georg Büchner, scritta nel 1835 e ora allestita da Mario […]

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