Balkan route, uccide anche il mare d’asfalto

Nel 2015 oltre centomila profughi sulla rotta balcanica, più del doppio in un anno

Di ROBERTO ZANINI
29 Agosto 2015

Il camion era di un’azienda di carni slovacca. La targa era ungherese. l’autista, un bulgaro. E l’autostrada dov’è stato abbandonato, austriaca. Ma i corpi non erano europei: quell’ammasso di carne umana in decomposizione una volta erano settanta persone, tra loro c’erano donne e bambini, un documento di viaggio siriano è ciò che ne resta. Benvenuti […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.