Roma è sull’orlo di una crisi di nervi, ma cacciare Marino non è la soluzione

20 Giugno 2015

Premetto che conosco da tempo Ignazio Marino. Stima e amicizia ci legano fin da quando – nella Palermo degli anni Novanta – operavamo, talora incrociandoci, ciascuno sul proprio versante. Io alle prese coi tanti notabili che non vedevano di buon occhio le inchieste incisive che la Procura osava condurre sulla “zona grigia” della mafia. Lui […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.