Simchowitz, vizi e virtù del mecenate satanico

Trova giovani di talento, compra le opere e le rivende ad attori e registi. Per molti galleristi è solo uno speculatore

12 Giugno 2015

Già dalla biografia si capisce che Stefan Simchowitz, nato in Sudafrica nel 1970, produttore cinematografico indipendente e collezionista d’arte, poco ha a che vedere con i tipici mercanti d’arte. Simchowitz è, al contrario, la loro bestia nera ed è stato il primo a intuire che Internet e i social media potevano rivoluzionare un mondo che […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.