La Crimea brucia i libri del “fascismo” ucraino

Testi tatari e nella lingua di Kiev al rogo nella penisola tornata alla Russia. Oltre 3 mila le opere messe all’indice, mentre all’est si continua a morire

17 Ottobre 2014

I manoscritti non si bruciano” ha scritto Mikhail Bulgakov (nato in Ucraina) nel Maestro e Margherita. Invece, c’è ancora chi si ostina a bruciarli i libri, a distruggerli, a metterli all’indice. Succede in Crimea. Nella penisola “normalizzata” dall’intervento putiniano e annessa alla Russia il 18 marzo, in alcune scuole di Simferopol gli insegnanti hanno strappato […]

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