All’ascolto dei Drink to Me viene in mente una immagine di William Burroughs, presa poi a prestito da un celeberrimo gruppo inglese degli Anni 60: quella della “soft machine”. La tecnologia con un supplemento di anima, la spigolosità dell’elettronica e la morbidezza sognante del pop. Il gruppo piemontese guidato dalla voce di Marco Jacopo Bianchi […]
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