Nel centenario della nascita

“Io, da ciclista dilettante a gregario del mito Coppi”

Pino Favero, 87 anni, ricorda il grande campione, con cui corse per tre stagioni: “Mi aveva preso in simpatia, forse perché ero l’unico che non gli dava sempre ragione”

Di Massimo Novelli
24 Dicembre 2018

“Ho saputo della morte di Fausto Coppi quella mattina stessa del 2 gennaio 1960. Mi chiamarono da Novi Ligure, dove da ragazzo ero stato a lungo nel pensionato di Biagio Cavanna, l’allenatore e massaggiatore di Costante Girardengo e di Coppi, e avevo ancora tanti amici. Mi dissero soltanto che era morto”. Giuseppe “Pino” Favero, 87 […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.