Il Fatto di domani. Intercettazioni, l’offensiva di Forza Italia per salvare i colletti bianchi imbarazza la maggioranza. Nuovi guai per Santanchè: Ki Group verso il fallimento

Di FQ Extra
21 Settembre 2023

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“NIENTE TROJAN PER I REATI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”: PASSA IN SENATO LA PROPOSTA DI FI (E IV). Che l’intento ci fosse non era un mistero. Ora la destra di governo ha fatto un passo in più sulla via della demolizione delle leggi che perseguono la corruzione di amministratori pubblici e colletti bianchi. Antica battaglia dei berlusconiani, che infatti oggi hanno fatto passare in commissione Giustizia del Senato una mozione che chiede di eliminare l’uso dei trojan nelle intercettazioni sui reati della pubblica amministrazione. Relatori Pierantonio Zanettin di Forza Italia e Giovanni Berrino di Fratelli d’Italia. A presentare il testo è stata la presidente Giulia Bongiorno, che ha giudicato il passo “un grande traguardo”. L’approvazione è arrivata con il voto favorevole di Italia Viva, mentre M5S, PD e Sinistra-Verdi si sono schierati contro. Il ministro Carlo Nordio aveva fatto sapere di seguire “con grande interesse” i lavori della commissione, e ora avrà in mano un documento di partenza per la sua riforma sugli ascolti telefonici. All’opposto, le audizioni tenute nelle ultime settimane sul tema avevano dimostrato l’utilità fondamentale di questo strumento nel contrasto alla corruzione. Roberto Scarpinato, dai banchi 5 Stelle di Palazzo Madama, ha commentato l’emendamento parlando di approccio classista alla Giustizia, che inasprisce i reati per i cittadini comuni ma nel contempo protegge i potenti: “Il trojan è l’unica arma con cui bucare il muro di omertà che protegge i comitati d’affari. Dopo la norma che ha restituito i benefici penitenziari ai condannati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, dopo il Ddl che abolisce il reato di abuso di potere, ora questo nuovo tassello dell’impunità dei colletti bianchi mentre c’è l’assalto alla diligenza del Pnrr e il Codice degli Appalti ha spianato la strada della discrezionalità”. Contemporaneamente alla Camera FdI e FI si sono divisi su alcuni emendamenti proposti sempre dai berlusconiani al decreto Omnibus per eliminare i trojan per i reati minori. Sul Fatto di domani approfondiremo l’imbarazzo dentro la maggioranza per la fuga in avanti di FI, e la posizione di Nordio.


NUOVO GUAIO IN CASA SANTANCHÈ: PER I PM “IL SALVATAGGIO NON È CREDIBILE”, KI GROUP VERSO LA BANCAROTTA. Grosso guaio per Daniela Santanchè. La procura di Milano ha rigettato la richiesta di concordato di Ki Group e ha chiesto il fallimento della società gestita dal compagno della ministra, Canio Mazzaro. Si andrà alla bancarotta e la stessa Santanchè potrebbe rimanere coinvolta dal procedimento, perché fino al 2021 è stata consigliera della società. Davanti al Senato lei aveva dichiarato di non avere avuto ruoli operativi in Ki Group, ma è stata smentita da numerose testimonianze di dipendenti, riprese nell’inchiesta del Fatto Quotidiano. Oggi anche la procura di Milano ha dimostrato di non credere alla versione della ministra. E neanche alla solidità del suo gruppo. Come nel caso di Visibilia, il piano di recupero passava da un fondo estero e dall’impegno a coprire i debiti da parte di un’altra società della galassia di Dani: Bioera. Ma è stato ritenuto “inattuabile” dai magistrati per via del cattivo stato di salute di quest’ultima società (“in evidente stato di insolvenza”, per i pm di Milano). Ad avviso della procura, da parte di Ki Group, ci sarebbe stata una “mancata comunicazione di informazioni fondamentali per la procedura” allo stesso Tribunale fallimentare e “gravi omissioni in danno dei creditori”. Sul Fatto di domani leggerete altre novità sull’inchiesta. Vedremo anche le reazioni di Meloni e del resto del governo alla notizia.


MIGRANTI, LA PROPAGANDA DEL GOVERNO SBARCA ALL’ONU. “Non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”, ha affermato ieri con una certa spavalderia al termine della prima giornata di bilaterali a New York (l’incontro più importante, quello col presidente turco Erdogan). Tocca capire chi ci sarà ad ascoltare, stanotte all’una ora italiana, Antonio Tajani durante il suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e soprattutto chi gli darà retta. Inizialmente era previsto l’intervento della premier, che nel pomeriggio ha delegato il ministro degli Esteri: “sarà impegnata in altri bilaterali”, la versione ufficiale. L’esecutivo dovrebbe cercare di convincere i presenti che la soluzione al problema migratorio è la costruzione di hotspot direttamente in Africa. Un progetto su cui hanno già puntato in molti prima di loro ma che, come vedremo sul giornale di domani, è sempre naufragato come i barchini nel Mediterraneo. La premier ripropone ricette fallimentari senza neanche accordarsi con i suoi: come abbiamo scritto, rispetto alla costruzione di nuovi Cpt non le credono neppure le Regioni. Anzi, oggi il governatore veneto Zaia si è mostrato parecchio critico: “Se evitiamo di creare substrati per criminali in erba per poi ritrovarceli in stazione sarebbe auspicabile”. A Lampedusa, intanto, poco è migliorato: oggi nel centro di accoglienza erano presenti ancora 1300 persone, tra cui 450 minori non accompagnati. Sull’isola è andato il leader dei 5S Conte, che ha parlato di “una goffaggine diplomatica (della premier) che ci fa male”. Non è stata presa bene dal centrodestra l’intervista, uscita sul nostro giornale, all’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini: “La linea politica di Fdi non la detta lui” ha affermato il responsabile organizzazione, Giovanni Donzelli.


I MINORI UCRAINI CONTESI ANCHE ALL’ESTERO: I PIANI DI KIEV E LA PROTEZIONE INTERNAZIONALE. La Corte d’Appello di Catania sta affrontando il caso di due gemelle sfollate dall’Ucraina e affidate a famiglie italiane di cui Kiev ha chiesto il rimpatrio. Non sono le uniche, come sta raccontando da giorni Antonio Massari nella sua inchiesta sul Fatto Quotidiano. In varie occasioni internazionali la ministra dell’Economia e vicepremier ucraina Yulia Svyrydenko ha sostenuto che il governo ha “bisogno che (i minori) tornino per partecipare agli sforzi di recupero e alla ricostruzione dell’Ucraina”. Sul Fatto di domani torneremo con altre novità sulla vicenda e faremo anche un bilancio generale dei minori sfollati o sottratti a forza a causa della guerra, con un bilancio anche di quelli deportati in Russia.

GUERRA IN UCRAINA, ZELENSKY ALL’ONU: “NEL NOSTRO PIANO DI PACE L’INTEGRITÀ DEL PAESE”. PUTIN RICEVE IN RUSSIA IL MINISTRO CINESE WANG YI. Il presidente Joe Biden annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti militari destinati a sostenere Kiev, durante l’incontro previsto domani alla Casa Bianca con l’omologo ucraino Zelensky. Quest’ultimo ha rinnovato in questi giorni la richiesta di avere i jet da combattimento F-16; Olanda, Danimarca e Belgio si erano detti disponibili, ma c’è il problema dell’addestramento dei piloti. Al Consiglio di sicurezza dell’Onu, Zelensky ha ribadito che il suo Paese ha diritto di difendersi dall’aggressione russa e che nel suo piano di pace è prevista l’integrità del territorio, dunque, riappropriarsi delle regioni prese da Mosca, con il ritiro totale dell’esercito russo. C’è stato anche un botta e risposta tra l’ambasciatore russo Nebenzja, e il premier albanese Rama, presidente di turno dell’organismo, per la presenza alla riunione di Zelensky. Il diplomatico ha contestato l’invito al presidente ucraino come “una violazione procedurale”. Secca la replica di Rama: “Fermate la guerra e non diamo più la parola a Zelensky”. Proseguono intanto i tentativi per trovare una via alla pace. Il nuovo incontro al livello dei consiglieri di sicurezza nazionale sul piano in 10 punti del presidente Zelensky, si terrà in ottobre. Le prime due sessioni si sono tenute a Copenaghen e Gedda, con la presenza della Cina. In parallelo, proseguono i contatti tra Mosca e Pechino e oggi il presidente Putin ha accolto a San Pietroburgo il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. Il capo del Cremlino ha confermato che in ottobre sarà in Cina per discutere dei rapporti commerciali sulla “Via della seta”. Il Dragone è stato sollecitato anche dal Vaticano, con la missione del cardinale Zuppi, ad attivarsi per spingere la Russia a dialogare con l’Ucraina. Nel frattempo la battaglia prosegue: sospeso oggi il traffico sul ponte di Crimea, che collega la Russia con la Penisola per un attacco vicino ad una base militare russa. L’intelligence ucraina ha confermato un attacco missilistico al deposito petrolifero della flotta del Mar Nero. Sul Fatto di domani leggeremo i particolari sulla sessione del consiglio di sicurezza dell’Onu.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Nagorno-Karabakh, separatisti armeni depongono le armi: cessate il fuoco con l’Azerbaigian. Uccisi militari russi. Le autorità separatiste armene del Nagorno Karabakh hanno annunciato oggi che deporranno le armi nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco raggiunto con con la mediazione delle forze russe che nel territorio conteso si frappongono tra i due schieramenti. I rappresentanti dell’Azerbaigian e dei separatisti avvieranno negoziati domani nella città azera di Yevlakh. L’Armenia ha accusato la Russia di non fare abbastanza per mantenere la pace. In un giorno di scontri ci sono stati 32 morti e 7.000 sfollati. Il ministero della Difesa di Mosca ha denunciato che uomini armati hanno aperto il fuoco contro un’auto del contingente di peacekeeper russi: i militari sono stati uccisi.

Lunedì una cabina di regia sul Pnrr. Si discuterà di terza, quarta e anche quinta rata nella cabina di regia convocata per lunedì prossimo dal ministro Fitto a cui parteciperanno la premier Meloni, tutti i ministri e i rappresentanti degli enti locali. Martedì è in programma invece la cabina di regia a Palazzo Chigi con le parti sociali.

L’antitrust indaga su Ryanair: abuso di posizione dominante. L’autorità per la concorrenza ha annunciato di aver avviato un’istruttoria nei confronti della compagnia di bandiera irlandese di Michael O’Leary per possibile abuso di posizione dominante, contestando al vettore la vendita di servizi turistici come hotel e noleggio auto ai danni delle agenzie di viaggio e dei clienti. “Speriamo che si estenda anche su altri aspetti, purché porti trasparenza per tutti”, ha commentato l’ad di Ryanair Wilson.

Stati Uniti, Hunter Biden si dichiarerà non colpevole. Il figlio del presidente Joe Biden si dichiarerà non colpevole di possesso illegale di arma da fuoco, quando sarà dinanzi al giudice per essere incriminato formalmente. I legali contesteranno le accuse presentate contro Biden jr dal procuratore speciale David Weiss. Hunter Biden è stato accusato di aver mentito nel 2018 per non aver dichiarato, al momento dell’acquisto di una pistola, di aver utilizzato in passato sostanze stupefacenti. Anche sulla condotta di Hunter Biden i repubblicani stanno costruendo le accuse di impeachment contro il presidente.


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Donne con le palle: quando un modo di dire rovina l’esistenza (anche degli uomini)

di Laura Nacci e Marta Pettolino Valfrè

Quante volte abbiamo sentito dire di una donna che “ha proprio le palle!”; o che le donne “non sanno fare squadra”; e quante volte il nervosismo viene associato al ciclo mestruale? Laura Nacci, linguista, studiosa e docente di temi legati alla gender equality in ambito professionale, e Marta Pettolino Valfrè, giornalista, docente universitaria ed esperta di comunicazione e di linguistica cognitiva, dedicano agli stereotipi un illuminante volume da far leggere nelle scuole. Che palle ‘sti stereotipi! 25 modi di dire che ci hanno incasinato la vita (da ieri in libreria per Fabbri Editori) analizza, con un linguaggio semplice e diretto, le frasi fatte con cui cresciamo e che ci condizionano la vita alimentando i cliché. Ma le due autrici offrono anche molte soluzioni linguistiche alternative. Ne pubblichiamo uno stralcio tratto dal primo capitolo.

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