Testimone di giustizia - A una settimana dalla strage di via D'Amelio, una ragazza di 17 anni precipita dal settimo piano di un appartamento a Roma. Era la figlia di un esponente mafioso e, grazie alle sue testimonianze, il giudice Borsellino aveva potuto ricostruire parte della faida tra le famiglie Accardo e Ingoglia. Ora la sorella chiede che siano riaperte le indagini
È il 26 luglio del 1992. Quartiere Tuscolano, Roma. Un corpo viene ritrovato sull’asfalto in viale Amelia 23. È precipitato dal settimo piano. Nessuno sa ancora chi sia quella giovane donna riversa nel sangue. Un’annotazione verrà ritrovata in seguito: “Borsellino, sei morto per ciò in cui credevi ma io senza di te sono morta”. L’autrice […]
