Il Fatto di domani. Bye-Bye Draghi: Mattarella scioglie le Camere, si vota il 25 settembre. La Bce alza i tassi e vara lo scudo anti-spread (molto discrezionale)

Di FQ Extra
21 Luglio 2022

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L’ULTIMO GIORNO DI DRAGHI. MATTARELLA SCIOGLIE LE CAMERE. SI VOTA IL 25 SETTEMBRE. La parola fine sul governo Draghi è stata scritta oggi pomeriggio. Draghi alle 9 si è congedato dalla Camera (tra applausi e sorrisi, la durezza di ieri è scomparsa), poi è salito al Quirinale e ha scelto la via delle dimissioni; Mattarella ne ha preso atto. Nel pomeriggio, dopo le rituali consultazioni con il presidente della Camera Fico e del Senato Casellati, il presidente della Repubblica ha firmato il decreto di scioglimento delle Camere. La data delle elezioni è stata fissata dal Consiglio dei ministri al 25 settembre. Il governo resta in carica solo per gli affari correnti: non potrà proporre nuovi disegni di legge ma, come ha ricordato anche Mattarella, resta in possesso degli strumenti per fronteggiare le emergenze. “Il periodo che attraversiamo non consente pause”, ha detto il capo dello Stato, menzionando il Pnrr e l’emergenza sanitaria. Palazzo Chigi ha fatto sapere che il governo uscente predisporrà comunque la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanze, da presentare entro il 27 settembre, e che approverà anche un decreto Aiuti bis in agosto da 10 miliardi circa. La legge di bilancio sarà materia del nuovo esecutivo eletto. Sul Fatto di domani racconteremo l’ultima giornata dei Migliori e riprendendo il tema del “populismo delle élite” sollevato oggi da Barbara Spinelli, sentiremo l’analisi del sociologo Marco Revelli.

CRONISTORIA DELLA CRISI. COSÌ È STATO SEPPELLITO IL CAMPO LARGO. Gli esponenti di centrodestra oggi riferiscono che un momento cruciale della giornata di ieri, in cui si è sancito lo strappo, è stata la riunione tra Letta, Conte e Speranza ieri pomeriggio, prima della replica di Draghi. Secondo questo racconto, il Pd avrebbe provato a convincere il M5S a votare la fiducia e passare all’appoggio esterno per escludere Lega e FI dal governo. Sul Fatto di domani ricostruiremo tutti i passaggi, tenendo traccia dei vertici, delle telefonate, delle giravolte del Pd e del centrodestra. L’alleanza giallorosa appare oggi un’esperienza conclusa. Il segretario del Pd ha detto che “la discussione sulle future coalizioni è diversa rispetto a ieri, quello che è successo è un punto di svolta nella storia italiana”. La capogruppo al Senato Simona Malpezzi e alla Camera Debora Serracchiani sono state più nette nel chiudere la porta ai 5S. I centristi fanno pressione sui dem perché si allarghino a destra. In area 5S, Giuseppe Conte ha incassato l’appoggio di Beppe Grillo. Le agenzie battono un commento non ufficiale: “A quelle condizioni non aveva più senso restare”. Come vedremo sul giornale di domani, i primi due nodi per il M5S da sciogliere saranno le primarie congiunte con Pd e Leu in Sicilia il 23 luglio e la questione del limite ai due mandati.

CENTRISTI IN LUTTO PER DRAGHI. LA DESTRA SI ORGANIZZA PER IL GOVERNO. La galassia pulviscolare del centro è in lutto per la caduta di Draghi. In prima fila c’è Di Maio, che oggi ha addirittura dichiarato che è a rischio il Pnrr e che “l’agenda Draghi non può finire nella polvere”. Più a destra, Matteo Salvini ha incontrato i parlamentari leghisti e fa sapere di stare già preparando il futuro governo “per la pace fiscale, taglio delle tasse e flat tax, riforma delle pensioni e nuovi Decreti sicurezza”. Sul Fatto di domani vedremo che il suo problema sarà però arginare le richieste di Giorgia Meloni, visto che Fratelli d’Italia è il partito più forte nei sondaggi. In Forza Italia continua lo psicodramma dell’area draghiana. Dopo l’addio di Mariastella Gelmini ieri, oggi hanno lasciato il partito di Berlusconi anche il senatore Cangini e Renato Brunetta, che lo ha fatto sbattendo la porta: “Non sono io che lascio, è Forza Italia che lascia se stessa”, ha affermato.

LA BCE AUMENTA I TASSI. SCUDO ANTI-SPREAD CON CONTROLLO SUI CONTI. MOSCA RIAPRE IL NORD STREAM (PER ORA). Alla fine il giorno X è arrivato anche per l’Europa: dopo gli Usa anche la Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di mezzo punto, da 0 a 0,50. È il primo rialzo dal luglio del 2011 ed è più consistente delle previsioni. La presidente Christine Lagarde ha annunciato altre strette sul costo del denaro nei prossimi mesi, perché la situazione dell’inflazione resterà “fastidiosamente alta” per tutto il 2022 anche a causa del deprezzamento dell’euro sul dollaro. La seconda notizia, che i mercati aspettavano con impazienza (molto più che l’esito della crisi di governo italiana) è il varo di un nuovo scudo antispread. Si chiama Tpi, “Transmission Protection Instrument” e consentirà alla Bce di decidere senza restrizioni preliminari di comprare bond di Stato a seconda della gravità della situazione. Uno scudo che però consente all’Istituto centrale un’ampia discrezionalità e un controllo capillare sui conti pubblici (e non solo), come vedremo sul Fatto di domani. Le Borse europee hanno reagito bene: Milano ha recuperato metà della perdite e lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi ha chiuso a 230,7 punti. Un altro motivo di sollievo è stato la riapertura del gasdotto Nord Stream 1. I flussi sono ripresi al 40% della potenzialità, come prima dell’inizio della manutenzione l’11 luglio. Le forniture dalla Russia verso l’Italia sono cresciute oggi di oltre il 71%, ha comunicato l’Eni. Il prezzo del metano è diminuito a 145 euro al megawattora.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Dl Concorrenza, i tassisti accontentati. Il disegno di legge Concorrenza arriverà alla Camera lunedì 25 luglio, per ricevere un via libera definitivo rapido, dopo l’epilogo del governo Draghi. Per velocizzare l’approvazione l’ormai ex maggioranza ha stabilito di eliminare l’articolo 10 sulla liberalizzazione del servizio taxi, oggetto di scioperi e proteste da parte dei tassisti.

Covid, tra i contagiati anche Joe Biden. Lo ha annunciato nel pomeriggio la Casa Bianca: il Presidente USA è positivo ma con sintomi molto lievi. In Italia, i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore sono 80.653, diminuiti del 24,7% rispetto alla settimana scorsa. Il tasso di positività scende al 22%.

Addio a Luca Serianni, l’ultima intervista. Il grande linguista italiano è morto dopo essere stato investito da un’auto lunedì. Su FQ Extra una sua intervista sulla salute del sistema formativo italiano, in versione estesa.


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