Il Fatto di domani. Ucraina, dopo 100 giorni parlano solo le armi. Lavoro: il dibattito più surreale d’Europa

Di FQ EXTRA
3 Giugno 2022

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DOPO 100 GIORNI, TRA RUSSIA E UCRAINA PARLANO SOLO LE ARMI. Nel centesimo giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina (qui il nostro speciale pubblicato oggi sul Fatto), la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky si allontana. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, oggi ha dichiarato che al momento non ha senso discuterne nemmeno in teoria. Il presidente ucraino invece è tornato a vestire i panni dell’intransigenza: “La vittoria sarà nostra”, ha scandito in un video. Le stesse parole usate il 25 febbraio, un giorno dopo l’inizio dell’occupazione. Dall’Onu, il responsabile della gestione della crisi ucraina invece ha ricordato che “questa guerra non ha e non avrà vincitori”. Nel frattempo, secondo fonti del Pentagono citati da Abc, l’esercito ucraino ha iniziato l’addestramento per l’utilizzo dei missili Himars che gli Usa hanno promesso a Kiev e che sono già stati dislocati in Europa per velocizzare le consegne. L’addestramento starebbe avvenendo fuori dall’Ucraina in una località sconosciuta. Zelensky ha ringraziato definendo le batterie di missili “salvifiche”. Sul Fatto di domani vedremo che anche in Germania si è aperto un dibattito sull’opportunità di continuare a inviare armi.

ERDOGAN, IL “DITTATORE UTILE” RISCUOTE SEMPRE. Secondo l’ambasciata di Kiev ad Ankara il grano sequestrato dai russi in Ucraina viene inviato anche in Turchia. Nelle scorse ore l’ambasciata ucraina a Beirut aveva denunciato che una nave russa a fine maggio aveva trasportato 100 mila tonnellate di grano nel porto siriano di Latakia, passando attraverso acque turche. Allo stesso tempo Ankara dovrebbe fare da osservatore esterno alla missione di sminamento dei porti ucraini per liberare il grano bloccato, come chiede l’Europa ma, soprattutto, l’Africa. Oggi il rappresentante dell’organizzazione dei Paesi Africani ha incontrato Putin a Sochi, sul Fatto di domani vedremo quali sono i Paesi che stanno soffrendo di più la crisi alimentare. Faremo anche un bilancio delle mosse politiche di Erdogan: il Sultano sta provando a ritagliarsi il ruolo di mediatore, ma lo fa chiedendo chiedere sempre qualcosa in cambio. Chiede all’Occidente di non interferire nel suo progetto di una nuova offensiva militare in Siria contro i curdi del Rojava. Domani la comunità curda manifesta a Roma, sul Fatto internazionale Roberta Zunini racconta la stretta repressiva imposta dal sultano in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Oggi entrano ufficialmente in vigore le sanzioni del sesto pacchetto europeo contro la Russia: si conferma la stretta su Sberbank e lo stop al petrolio via mare da gennaio prossimo (la lista dei sanzionati).

LAVORO, IL SURREALE DIBATTITO DEL PAESE CON I SALARI PIÙ BASSI D’EUROPA. In Germania, dove la legge sul salario minimo esiste dal 2015, oggi il Bundestag ha approvato un aumento a 12 euro lordi per gli impiegati a tempo pieno a partire dal primo ottobre (su spinta di Spd e Verdi). La misura riguarda circa 6,2 milioni di lavoratori. In Italia, invece, non solo la legge sul salario minimo è ancora ferma in commissione Lavoro alla Camera, ma il dibattito degli ultimi giorni è stato ancora guidato dalle tesi del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, per cui i salari non vanno alzati per rincorrere l’aumento dei prezzi per non creare una spirale inflattiva. Sul Fatto di domani leggerete un nostro dossier che mostra quali sono i problemi reali del lavoro. Cominceremo dalla lista di tutti i contratti collettivi nazionali da rinnovare. Terremo anche conto anche dell’annuncio shock del direttore dell’Agenzia delle entrate Ruffini: in Italia ci sono 19 milioni di persone con almeno una cartella esattoriale per mancata dichiarazione delle tasse (tra questi 3 milioni di aziende). Vedremo che significano esattamente questi numeri nel dettaglio.

LOBBY, LA DESTRA ALL’ASSALTO DELLA TRASPARENZA. SALVINI-RUSSIA: IL CASO ANCHE AL PARLAMENTO UE. Esiste il rischio concreto che la legge che istituisce il registro dei lobbisti nel nostro Paese venga fermata in Parlamento per le manovre congiunte della destra e di Italia Viva. Dopo le limitazioni già introdotte alla Camera lo scorso gennaio, oggi al Senato alla Commissione affari costituzionali (che ha ricevuto il testo) sono stati presentati 181 emendamenti. Quelli di Fratelli d’Italia propongono di sopprimere moltissime norme del provvedimento. La parte più avversata è quella che vieta ai parlamentari e ai membri di governo di diventare lobbisti per la durata del mandato e per i 12 mesi successivi. Il Movimento 5 Stelle sta provando invece a estendere la norma anche ai semplici parlamentari, come da progetto originario. Sul Fatto di domani vedremo le sorti del provvedimento. Nel frattempo continuano i guai di Salvini: il leader della Lega ha scelto di mantenere la linea sulla vicenda degli incontri con l’ambasciatore russo e questo potrebbe portarlo a uno scontro con Draghi. Oggi su iniziativa del Pd il Parlamento europeo ha inserito la questione dei “rapporti tra Matteo Salvini e la Russia” nell’agenda dell’assemblea plenaria del 23 giugno, dentro un dibattito più ampio sulle relazioni tra il Cremlino e la destra europea.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Musk annuncia licenziamenti, Biden lo attacca. L’economia americana ha creato a maggio 390 mila posti di lavoro, più delle attese degli analisti. Elon Musk però ritiene che le prospettive non siano buone e annuncia di vole tagliare il 10% dei dipendenti di Tesla. Si tratta di circa 10mila lavoratori. Biden gli ha risposto così: “Ford sta aumentando gli investimenti, Stellantis sta facendo investimenti. Auguro a Musk buona fortuna per il suo viaggio sulla Luna”.

Un’altra sparatoria negli Usa. Questa volta la tragedia è avvenuta in Iowa e ha causato 3 morti. Il Presidente Biden ha chiesto al Congresso di agire per uno stop alle armi d’assalto: “La prima causa di morte per i bambini in America”.

Le balle sui referendum giustizia. Un fact-checking sul presunto “boom” degli indagati messi in carcere per misura cautelare e poi assolti: i dati reali dicono che sono pochissimi.

Covid, in Portogallo picco di contagi. Mentre in Italia i dati sui nuovi positivi calano di oltre il 50% rispetto alla scorsa settimana, la sub-variante Omicron BA.5 preoccupa il Portogallo, con 32.823 nuovi tamponi positivi nelle ultime 24 ore. Anche la Germania si prepara ad un aumento di casi.


Federico Rampini ospite de La Confessione di Peter Gomez, questa sera alle 22.45 su Nove: “Carlo De Benedetti? Ha avuto una deriva radicale, non lo capisco più”


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