Il Fatto di domani. Ruby Ter: chiesti 6 anni per B. e confische per 22 milioni. Nato, Svezia e Finlandia tentano la mediazione, ma Erdogan vuole i curdi

Di FQ Extra
25 Maggio 2022

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RUBY TER, CHIESTI 6 ANNI PER BERLUSCONI E CONFISCHE PER 22 MILIONI. La Procura di Milano ha chiesto 6 anni per Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Ruby ter, che vede imputate altre 28 persone. Tra queste anche una ventina di ragazze ospiti alle serate di Arcore che secondo l’accusa sarebbero state pagate per dire il falso nei processi sul caso di Karima El Mahroug. Su questa vicenda, Berlusconi era già stata processato per prostituzione e concussione minorile e assolto, ma da quei procedimenti è nato il fascicolo attuale che ipotizza la corruzione (qui la ricostruzione). Per El Mahroug la procura ha chiesto 5 anni. Tra le richieste, anche quella di condannare Maria Rosaria Rossi, senatrice ed ex fedelissima del Cavaliere, a 1 anno e 4 mesi per falsa testimonianza. A colpire è anche l’entità delle richieste di confisca di beni: 5 milioni a Ruby e 3 milioni al suo ex compagno Luca Risso, soldi considerati proventi del reato corruttivo. Per Berlusconi si chiede il sequestro di 11 milioni e quattro immobili, tra cui le due ville da un milione di euro a Bernareggio, nel Milanese, messe a disposizione di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli dall’ex premier. Sul Fatto di domani vedremo le conclusioni a cui sono arrivati i pm. Ma queste non saranno le uniche novità che leggerete sul giornale a proposito di Berlusconi.

UCRAINA, “I RUSSI CONTROLLANO IL MARE”. ZELENSKY A NATO E UE: SIETE DIVISI. La Marina di Mosca ha preso il pieno controllo del Mar d’Azov e dello Stretto di Kerch e sta bloccando i porti ucraini sul Mar Nero. La constatazione è venuta oggi dall’intelligence ucraina, che ha pubblicato un comunicato sui social. Sulla terraferma, l’ambasciatore della repubblica autoproclamata di Lugansk in Russia ha invece dichiarato che le forze separatiste hanno sfondato la difesa delle forze armate ucraine nella regione di Lugansk. Nel frattempo Zelensky, intervenendo per la seconda volta in tre giorni in videoconferenza al Forum di Davos, ha attaccato i Paesi occidentali, rinfacciando loro di essere divisi nel contrasto alla Russia: “C’è in pratica una unità (tra gli occidentali)? Io non la vedo”, ha scandito il presidente Ucraino. Ce l’aveva con Germania e Francia soprattutto, per le dichiarazioni che hanno gelato gli entusiasmi sull’ingresso nell’Ue. Ma ci sono anche altre questioni che scontentano Kiev: le vedremo sul Fatto di domani. Intanto dalla Russia è arrivata una seconda bocciatura del piano di pace italiano.

NATO, IL BRACCIO DI FERRO TURCO-SCANDINAVO STRINGE I CURDI. Come annunciato le delegazioni diplomatiche di Svezia e Finlandia si sono recate ad Ankara per provare a superare lo stallo sulla richiesta di adesione alla Nato avanzata dai due Paesi e bloccata dal veto della Turchia. Com’è noto, Erdogan ha avanzato delle “richieste” per cambiare idea. La fine dell’embargo militare imposto dagli Usa sugli F-35, ma soprattutto la fine di quello che lui definisce un supporto logistico e militare da parte di Svezia e Finlandia ai curdi del nord della Siria e ai loro partiti di opposizione in Turchia (e in particolare il Pkk). Sul Fatto di domani vedremo perché il Sultano avanza queste richieste e cosa ha in mente. Racconteremo anche la storia significativa di una rifugiata curda in Svezia di cui Erdogan ha chiesto l’estradizione: Amineh Kakabaveh, che dal 2008 è una parlamentare a Stoccolma.

LA PROPOSTA EUROPEA: RIVENDERE I BENI DEGLI OLIGARCHI SANZIONATI. LA NOSTRA INCHIESTA SUI PRODUTTORI UE DI ARMI. “Oggi adottiamo ulteriori misure per mantenere alta la pressione su Putin e sui compari”, scrive oggi in un tweet Ursula Von Der Leyen, mantenendo i toni accesi che hanno caratterizzato ieri il suo discorso a Davos. La Commissione propone di considerare le violazioni delle sanzioni imposte alla Russia come un reato perseguibile a livello europeo. Ma la parte più interessante è la proposta di usare i beni sequestrati agli oligarchi sanzionati “per ricostruire l’Ucraina”. Sostanzialmente rivendendoli. Dal primo giugno partirà anche la task force della Commissione per l’acquisto comune volontario di gas, Gnl e idrogeno al livello continentale. Sul Fatto di domani analizzeremo queste proposte della Commissione e le loro chance di successo. Ma parleremo anche di armi e delle mosse dei Paesi europei, con un’inchiesta esclusiva, che pubblicheremo anche in video su FQ Extra sui finanziamenti dati negli anni ai produttori di armi senza alcun controllo democratico.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Strage in Texas: Biden promette di intervenire sulla lobby delle armi. La carneficina nella scuola elementare di Uvalde, che ha provocato la morte di 19 bambini e 2 insegnanti, è la sparatoria più grave in una scuola dal massacro di Sandy Hook nel 2012. L’onda dello choc potrebbe spingere l’America a limitare la libertà di porto armi.

Covid, i dati di oggi. Sono 22.438 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore in Italia, dato in calo rispetto ai 29.875 di ieri. I decessi sono 114 (ieri erano stati 95).

Elton John si sdoppia. A giugno il Rocketman ha previsto due concerti nello stesso giorno: in quale dei due si presenterà?


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