Il Fatto di domani. Speciale trent’anni di Mani pulite (con Travaglio, Gomez, Barbacetto, Colombo e Davigo): cosa resta dell’inchiesta che ha cambiato l’Italia

15 Febbraio 2022

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TRENT’ANNI FA, MANI PULITE. Il 17 febbraio del 1992 il pubblico ministero Antonio Di Pietro chiese e ottenne l’arresto di Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio e membro di primo piano del Partito socialista italiano a Milano. Chiesa era stato colto in flagranza di reato mentre intascava una tangente da un imprenditore. Così si aprì il vaso di Pandora della corruzione della politica e si diede inizio alla stagione di Tangentopoli. Sul Fatto di domani dedicheremo quattro pagine speciali all’anniversario della più grande inchiesta sulla corruzione mai realizzata in Europa, con le voci dei protagonisti e le nostre firme: Marco Travaglio, Peter Gomez, Gianni Barbacetto, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo. Faremo un bilancio di quella stagione e smentiremo anche la vulgata secondo cui trent’anni dopo non resti nulla: una tesi diffusa tra chi non ama che la magistratura metta il naso nei suoi affari.

L’ACCORDO DIFFICILE SULLE SPIAGGE E I SOLDI BRUCIATI SULLE BOLLETTE. La battaglia sulle concessioni balneari si è conclusa poco fa con l’approvazione, in Consiglio dei Ministri, del testo di riforma. Approvazione che è arrivata all’unanimità dopo una sospensione di mezz’ora per consentire a tutti di valutare alcuni dettagli de testo. L’obiettivo della riunione è avviare l’iter della riforma che le metterà a bando, come stabilito da tempo dall’Europa con la direttiva Bolkestein. L’idea è di arrivarci introducendo però forme di tutela per le famiglie concessionarie che mostrano di dipendere economicamente dalla gestione di uno stabilimento e che si impegnano a investire per migliorare i servizi, oltre che contenere i prezzi dell’ombrellone. Dall’opposizione, Fratelli d’Italia aveva presentato ieri una mozione alla Camera, prima firmataria Giorgia Meloni, che prova a salvare ancora una volta balneari e ambulanti dalla Bolkestein (sarà votata in aula la prossima settimana). Vedremo sul Fatto di domani i dettagli delle decisioni prese in Cdm, mentre la riunione sulle bollette resta fissata per venerdì o sabato, anche se diventa sempre più urgente. L’agenzia dell’energia Arera ha calcolato, infatti, che nonostante gli interventi del governo nel primo trimestre 2022 il prezzo della luce è aumentato del 131% e quello del gas del 94% rispetto all’anno scorso.

CANNABIS, EUTANASIA E ATTACCHI AI MAGISTRATI: REFERENDUM SÌ O NO. La Corte Costituzionale sta esaminando in camera di consiglio l’ammissibilità del quesito sull’eutanasia, uno degli 8 presentati nel 2021. I giudici discutono in queste ore della richiesta, promossa dall’Associazione Luca Coscioni che ha raccolto oltre 1 milione e 200mila firme, di depenalizzare l’omicidio del consenziente secondo le regole attuali sulla fine vita. C’è poi il referendum per depenalizzare la coltivazione della cannabis e i sei quesiti dei Radicali attivamente sostenuti dalla Lega di Matteo Salvini: dall’abrogazione della legge Severino al far rientrare in Parlamento i politici condannati, dal depotenziamento della custodia cautelare alla responsabilità civile diretta dei magistrati. Qui tutti i dettagli sui referendum proposti. Il primo verdetto della Consulta è atteso in serata. Intanto si può già dire che, se i sei quesiti sulla giustizia fossero dichiarati ammissibili, il centrodestra avrebbe un nuovo problema da affrontare: Giorgia Meloni, infatti, ha esplicitato la contrarietà del suo partito. Vedremo come vivono la frattura i leader della coalizione sul Fatto di domani, considerando anche l’auspicio espresso oggi dal Pd Franceschini sul Corriere, che dice di sperare in una svolta moderata della Lega. Racconteremo anche la discussione interna ai 5 Stelle per definire la linea sui vari referendum.

UCRAINA, SEGNALI DI DE-ESCALATION. Le tensioni si stanno ricomponendo, al passo lento della diplomazia. Nonostante ancora ieri sera gli Stati Uniti (e il governo di Kiev) continuassero a dare per certa l’invasione russa, oggi da Putin sono arrivate altre aperture al dialogo. Il presidente russo ha incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Mosca e ha affermato che la Russia non vuole la guerra, spiegando però che non accetterà mai l’allargamento della Nato a est: “È una minaccia che percepiamo chiaramente”. Putin poi ha lanciato la palla all’Occidente, chiedendo di rispondere alle richieste avanzate da Mosca. Il dialogo è faticoso ma prosegue, insomma. E sul campo si sono visti segnali di allentamento delle tensioni: una parte delle truppe russe ha iniziato il ritiro. Nel frattempo Luigi Di Maio ha incontrato il presidente ucraino a Kiev. Sul Fatto di domani riassumeremo i punti chiave delle trattative avviate oggi e vedremo anche quanto ha guadagnato dalla crisi ucraina l’industria delle armi globale.

COVID, L’ALTRO (TRISTE) BILANCIO DEI MORTI COVID. C’è un secondo dato triste, oltre a quello del bollettino giornaliero della pandemia (oggi i decessi sono 388 e i nuovi contagi poco più di 70.800): sono i numeri calcolati dal centro studi dell’Inps sui risparmi maturati per la pandemia: 1,1 di euro nel 2020, e complessivamente 12 miliardi da qui al 2029. Il dato è poco significativo se rapportato al valore della spesa pensionistica annuale, che oggi è di 281 miliardi di euro, ma ne va tenuto conto quando si analizzano (era l’obiettivo dello studio dell’Inps) le prospettive di tenuta del welfare nazionale. Sul piano dell’epidemia, sul giornale di domani parleremo dell’andamento del virus in Italia e le prospettive per i prossimi mesi con l’epidemiologo Guido Silvestri.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Bonomi in fuori gioco. La candidatura del presidente di Confindustria ai vertici della Lega calcio si è infranta contro la contrarietà dell’assemblea dei presidenti dei club. Bonomi ha preso un solo voto su 20; gliene servivano 14.

Andrew patteggia. Il principe Andrea ha raggiunto un accordo extra-giudiziale con Virginia Giuffrè, la donna che lo ha accusato di abusi sessuali quando era minorenne, nell’ambito dei traffici sessuali organizzati dall’ex finanziere Jeffrey Epstein. Se confermato l’accordo, Andrew pagherà un risarcimento e il caso, per cui sarebbe stato processato negli Stati Uniti, sarà archiviato.

Il film di Paolo Taviani a Berlino. Il pluripremiato regista ha presentato al Festival del cinema il suo Leonora Addio, film sulla rocambolesca vicenda dello spostamento delle ceneri di Pirandello da Roma alla Sicilia. In sala il 17 febbraio.


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