Il Fatto di domani. Stato di emergenza, Salvini apre lo scontro. Biden-Putin, la Guerra fredda all’italiana

Di Il Fatto Quotidiano
16 Giugno 2021

STATO D’EMERGENZA, RIPARTE LA GUERRA. “Proroga dello stato di emergenza? Io ne parlo con Draghi, non ne parlo coi giornali. Il peggio è alle spalle, lo stato di emergenza non c’è nei fatti. Bisogna accelerare sul ritorno alla normalità”, si avvicina la scadenza e Matteo Salvini inizia a piantare i suoi paletti: “Se l’emergenza non c’è sarebbe un bel segnale morale dire che bisogna mantenere cautela, ma il peggio è alle spalle”. Parole che hanno fatto irritare gli altri partiti di maggioranza. “Lo stato di emergenza sarà prorogato fino a quando il Covid non sarà sconfitto. È da ipocriti pensare di cancellarlo proprio in questa fase. A chi ancora lo utilizza come arma politica, voglio ricordare che serve per le procedure amministrative delle Regioni e dello stesso Commissario all’emergenza”, ha risposto piccato Francesco Boccia. Ed è qui il punto, lo stato di emergenza scade il 31 luglio e la proroga serve per mantenere la struttura commissariale del generale Figliuolo. Tanto che per il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, “la proroga è molto sensata oltre l’autunno”. Sul Fatto di domani ricorderemo anche come la grancassa mediatica si levava contro le scelte del governo Conte, dettate dalla necessità, con accuse di accentrare i poteri e altre amenità.

VACCINI, CAOS SECONDA DOSE. Il Lazio ha fatto sapere che gli under 60 che lo vogliono possono fare la seconda dose con AstraZeneca, in barba a ogni tipo di raccomandazione. Continua il caos totale sul mix di vaccini, con il mondo scientifico diviso in due: “Non conta quello che penso io e nemmeno quello che dice il Cts. Quello che conta è che non abbiamo dati, gli studi che abbiamo sono su alcune centinaia di casi, mentre su un vaccino ne servono decine di migliaia. Stiamo facendo una cosa in qualche modo sperimentale”, ha detto il microbiologo, Andrea Crisanti. Incertezza che si riflette su chi il vaccino lo deve fare. Il 39% delle persone convocate in Campania non si è presentato all’appuntamento, mentre a Napoli solo il 61% dei residenti ha scelto di aderire alla campagna. Defezioni si registrano in ogni angolo d’Italia, come racconteremo sul giornale di domani. Ne parleremo con Guido Rasi, ex direttore dell’Agenzia europea per il farmaco (Ema). Qui i dati dei contagi di oggi.

REDDITO DI CITTADINANZA, PER L’ISTAT È FONDAMENTALE. Sono 5,6 milioni gli italiani in condizione di povertà assoluta. E la gran parte è concentrata nel produttivo nord: dove la povertà familiare sale al 7,6% . Sono i dati raccolti dall’Istat, secondo cui “si è ridotto il valore dell’intensità della povertà assoluta grazie alle misure di sostegno come il reddito di cittadinanza e l’estensione della cassa integrazione”. Tanto che per la sottosegretaria al Tesoro, Maria Cecilia Guerra, la “misura è da rafforzare”. Alla faccia di coloro, Confindustria in primis, che tuonano contro l’utilità della misura.

AMMINISTRATIVE, TUTTI CONTRO TUTTI. “Ho dato la mia adesione alla sua candidatura anche perché il suo curriculum è ragguardevole” ha detto l’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, che ha aggiunto: “Mi è sembrato giusto, dopo aver detto no (alla candidatura per Milano, ndr), mettermi a disposizione” per fare il vicesindaco. Vedremo chi è Oscar di Montigny (nella foto in basso), genero del berlusconiano di ferro, Ennio Doris. Man mano che passano i giorni è sempre più chiaro che il centrodestra sulle amministrative procede spedito, mentre dall’altra parte dello schieramento si continua a litigare. Basta vedere la proposta surreale di Carlo Rognoni: “Facciamo un accordo a sinistra e sosteniamo Bucci”, ossia il sindaco uscente di Genova del centrodestra. Sul giornale di domani vi daremo conto delle novità e troverete un approfondimento su Vittorio Sgarbi, indagato per l’autentificazione di alcuni quadri, vi racconteremo come va a finire l’udienza preliminare.

GUERRA FREDDA ALL’ITALIANA. Nel 1985 ci fu lo storico faccia a faccia tra Ronald Reagan e Michail Gorbačëv, oggi si replica con il vertice tra Biden e lo zar Putin a Ginevra. Il primo risultato è l’accordo per il ritorno degli ambasciatori. Vladimir Putin ha definito i colloqui con Joe Biden “molto costruttivi”, aggiungendo di non ritenere che ci sia stata “ostilità” tra i due. Riguardo al suo interlocutore, il presidente russo ha detto che Biden “è molto diverso da Trump”. E lo ha definito uno “statista esperto”. Un incontro che vede coinvolta l’Italia: mentre molti Paesi europei si sono chiamati fuori dallo schierarsi, anche perchè di mezzo ci sono i rapporti con la Cina, un partner commerciale di primo piano per molti stati europei, il governo Draghi si è appiattito sulla posizione degli Stati Uniti, con tutte le conseguenza che ne derivano. Ne parleremo con l‘ex ambasciatore, Sergio Romano.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE DOMANI

Porte girevoli. Vi racconteremo dell’accordo tra Mps e Axa che regala alla compagnia di assicurazione quasi un 1 miliardo in caso in cui lo Stato venda la banca. Ma vedremo anche che ruolo ha oggi Marco Morelli, l’ex ad del Monte dei Paschi.

La tragedia della funivia. Mentre è stato pubblicato il video che mostra lo schianto della funivia, i carabinieri si sono presentati a Vipiteno per ottenere le carte sulla manutenzione, documenti cruciali nell’inchiesta sulla strage che il 23 maggio scorso ha provocato la morte di 14 persone. Sul Fatto di domani anche una nostra esclusiva.

Secondo tempo. Il nostro Nanni Delbecchi presenta il documentario “Amica di salvataggio”, sulla morte della sua compagna morta a 59 anni del 2008.

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