Lettera da Mosca

Meglio del tampone, un naso umidiccio: la Russia ricorre ai cani di Sulimov

Lo scienziato che ha ibridato la razza li ha sempre considerati impareggiabili: possono lavorare a meno 70 o a più 40 gradi e adesso venivano utilizzati in un aeroporto per rintracciare esplosivi. Ma sarebbero in grado di fiutare il virus. Stesso esperimento anche in Finlandia

Di Michela A.G. Iaccarino
30 Ottobre 2020

Appartenevano all’immaginario del Novecento e quasi tutti li avevano dimenticati. Adesso i mezzosangue della Guerra Fredda sono tornati e il pericolo che ora vengono addestrati a fiutare è quello della nostra era: il Covid-19. Sono i cani creati dal biologo sovietico Klim Sulimov negli anni ’70 che, si è scoperto, sono capaci di rilevare pazienti […]

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