Oli e dolori per l’ambiente

Ferisce l’Amazzonia più il cocco che la palma. Parola di scienziato (in odore di conflitto di interessi)

Viene utilizzato per cosmetici e saponi e a differenza del suo cugino estratto dalle palme non gode di cattiva reputazione. Ma secondo studio pubblicato sulla rivista Current biology dal professor Erik Meijaard, l’olio di cocco avrebbe un impatto estremamente negativo sulla biodiversità. L’autore, però, è a capo di una task force scientifica finanziata dalle multinazionali dell’olio di palma.

11 Agosto 2020

Nell’ultimo decennio, il demone che si annidava in molti prodotti – cibo, creme ma anche detersivi – che abbiamo consumato e utilizzato era uno e ben identificato: l’olio di palma. Chiunque di noi, almeno una volta nella vita, al supermercato ha controllato se nella confezione di una merendina, di un dolce o di una crema […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.