La protesta

Guerra tra poveri nel porto fantasma di Gioia Tauro

Dopo l’annuncio dei 442 esuberi dalla Mct, i lavoratori hanno scioperato per 50 ore bloccando le navi container contro l’azienda che esternalizza. Governo assente

16 Ottobre 2016

Cinquanta ore di blocco. Più di 400 lavoratori che rischiano di essere licenziati entro dicembre. Usato per decenni come strumento clientelare della politica e come “depandance della ’ndrangheta” (scrive la Direzione nazionale antimafia, ndr), in questi giorni il porto di Gioia Tauro fa da sfondo a una delle bombe sociali più pericolose della Calabria. Ieri […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.