Car sharing, cento auto Enjoy rubate e rivendute in pezzi: danno da 1,5 milioni di euro

Roma - Le 500 venivano portate a Napoli

15 Dicembre 2016

I carabinieri di Roma hanno eseguito nella Provincia di Napoli un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a Roma, su richiesta della Procura, nei confronti di tre persone accusate, a vario titolo, di concorso in furto aggravato e continuato, indebito utilizzo di carta di credito e simulazione di reato aggravata e continuata. L’attività investigativa ha riguardato un gruppo di persone dedito al furto aggravato e al riciclaggio di numerosissime Fiat 500 “Enjoy”. L’indagine è iniziata nel giugno del 2015, in seguito alla denuncia dell’Eni, titolare del servizio di car-sharing “Enjoy”, inerente il furto di circa cento Fiat 500 per un danno di oltre un milione e mezzo di euro. In prima battuta, secondo i risultati dell’inchiesta, gli indagati creavano un account sul portale www.enjoy.eni.com intestati fittiziamente ad altre persone, cui avevano fraudolentemente carpito dati anagrafici, numero dei documenti di guida, utenze telefoniche e numero di carte di credito. Così entravano in possesso delle Fiat 500, manomettevano il computer di bordo con il relativo dispositivo di geolocalizzazione e le rendevano invisibili alla sala operativa dell’azienda. A questo punto il gioco era fatto: la 500 veniva trasportata nel Napoletano, smontata rapidamente in tutte le sue componenti e avviata al mercato parallelo dei pezzi di ricambio. Con questo sistema, in soli sei mesi, i malviventi hanno messo a segno oltre 100 colpi con le modalità di una vera e propria razzia. Dopo aver raggiunto Roma con il treno, in giornata rientravano a Napoli anche con tre auto alla volta, percorrendo a tutta velocità la tratta autostradale Roma-Napoli. Singolare un episodio in cui durante la fuga verso Napoli uno degli indagati si è schiantato con la 500 da poco rubata, facendo perdere le proprie tracce nelle campagne del basso Lazio.

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