Una nazione ai piedi di Cristiano Ronaldo: è il fuoriclasse del Real Madrid l'autentico trascinatore dei lusitani, che si sono qualificati in Brasile grazie alle straordinarie prove di CR7 nello spareggio contro la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. Il match d'andata, in Portogallo si è chiuso 1-0 con gol di Ronaldo, mentre i lusitani hanno poi vinto 3-2 in Svezia al ritorno, con tripletta dell'asso del Real e doppietta di Ibra. In precedenza la formazione di Paulo Bento aveva chiuso al secondo posto il girone F, con 21 punti, uno in meno della Russia. Per il Portogallo si stratta della sesta partecipazione ai Mondiali: nel 1966 fu un'altra leggenda del calcio, Eusebio, a proiettare la Nazionale portoghese al miglior piazzamento della sua storia: terzo posto, avvicinato soltanto nel 2006 con la quarta piazza conquistata e le sfortunata semifinale contro la Francia (decise un calcio di rigore di Zinedine Zidane). La federazione nacque nel 1914, per poi affiliarsi alla Fifa nel 1923: al timone della Nazionale lusitana al momento c'è Paulo Bento, già sulla stessa panchina agli Europei 2012, quando il Portogallo fu eliminato in semifinale ai rigori dalla Spagna. Possibile outsider per questi Mondiali, i ragazzi di Bento, si affideranno in toto a Cristiano Ronaldo, capitano e miglior marcatore portoghese della storia, con 49 gol messi a segno in 110 presenze.