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Andrea Ranocchia
Nome e Cognome
Andrea Ranocchia
Luogo e data di nascita
Assisi
16 febbraio 1988
Altezza e Peso
195 cm; 81 kg
Ruolo
Difensore
Club
Inter
Nazionale
Italia
Numero di Maglia
0
Presenze e Gol
12/0
Presenze e Gol nelle Qualificazioni
1/0
Carriera

Andrea Ranocchia è stato convocato come riserva per i Mondiali in Brasile dal ct Cesare Prandelli.

Nato ad Assisi nel 1988, è da anni considerato uno dei difensori centrali di maggiore prospettiva anche se non sempre riesce ad esprimersi a grande livello, nonostante un fisico importante e doti tecniche sicuramente sopra la media per il ruolo. La sua carriera inizia nelle giovanili del Perugia in cui rimane dal 1998 al 2004 e poi si trasferisce all'Arezzo, club che lo fa debuttare tra i professionisti nel 2006 allenato da Antonio Conte.

Nell'estate 2008 viene acquistato in comproprietà da Genoa e Bari ma gioca con i pugliesi con i quali viene promosso in serie A sempre con Conte e l'anno successivo, con Ventura in panchina e al fianco di Bonucci in difesa, centra la salvezza disputando un torneo sorprendente. Torna al Genoa nell'estate 2010 e vi resta fino al gennaio 2011 quando viene acquistato dall'Inter allenato da Leonardo. Con i nerazzurri vince subito la Coppa Italia e la sua avventura, con diversi alti e bassi, parla di 7 reti in 113 presenze.

In Nazionale ha giocato con Under 20 e Under 21 mentre dal 2010 veste la maglia azzurra della selezione maggiore, chiamato da Prandelli. Non partecipa agli Europei 2012 (tagliato dopo essere stato incluso nella lista dei 30). Vanta in tutto 12 presenze.
 

Curiosità

Ranocchia è un ragazzo timido e introverso, molto schivo e riservato. E' molto religioso infatti la domenica mattina quando è in ritiro va sempre a messa per rasserenarsi e affrontare con tranquillità ogni sfida. Adora la musica di Jovanotti che è il suo cantante preferito. A inizio carriera, per il fisico slanciato e le doti tecniche veniva paragonato ad Alessandro Nesta, l'idolo di Ranocchia, anche se Marco Materazzi, suo ex compagno nell'Inter, lo ha più volte definito il suo erede.