Il Fatto di domani. Edilizia, lo stop alle agevolazioni è un super-malus per gli italiani. Giustizia, le lacrime per il “calvario” di B., provocato da B.

Di FQ Extra
17 Febbraio 2023

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BONUS EDILIZI, LA STRETTA DEL GOVERNO È UN BAGNO DI SANGUE. LE PROMESSE TRADITE DI MELONI. PARLA STEFANO PATUANELLI. Una sforbiciata e via. Mettendo a rischio 100 mila posti di lavoro, imprese ed enti locali. Il governo ha fatto cadere la mannaia sui bonus edilizi, senza preavviso e a tarda sera, con un decreto pubblicato di corsa solo poche ore dopo l’approvazione in Cdm. I fatti li abbiamo raccontati sul giornale di oggi: dopo aver decretato in finanziaria lo stop al Superbonus per il 2023, il governo Meloni adesso blocca la cessione del credito e lo sconto in fattura per i lavori di efficientamento energetico delle abitazioni. La misura riguarda non soltanto il Superbonus 110%, ma tutti gli incentivi fiscali sulle case come l’ecobonus, il bonus ristrutturazioni, il bonus facciate, il sismabonus, il bonus mobili e quello per la rimozione delle barriere architettoniche. Gli incentivi sui lavori si potranno avere ora soltanto nella forma della detrazione dalle imposte per 5-10 anni. Quindi varranno solo per chi ha i soldi da anticipare e versa abbastanza tasse per rientrare dalle spese. Il taglio drastico spaventa le imprese e fa infuriare le opposizioni, soprattutto M5S e Pd che avevano ideato il Superbonus il primo e il bonus facciate il secondo. Il ministro dell’economia Giorgetti ha parlato ieri di “politica scellerata” e si è richiamato niente meno che alle valutazioni di Draghi contro il superbonus. Giuseppe Conte ha risposto che scellerata è la scelta di interrompere improvvisamente l’incentivo e parla di “colpo mortale all’edilizia”. Il deputato grillino Michele Gubitosa ricorda che il superbonus ha fatto guadagnare allo Stato 42 miliardi in maggiori entrate. Le associazioni delle banche e dei costruttori, Abi e Ance, chiedono una “misura tempestiva” per evitare la crisi di liquidità degli istituti di credito, e anche gli enti locali che hanno comprato crediti tremano. Per la Cgil sono a rischio 100 mila posti di lavoro. E poi, come vedremo, Forza Italia è tutt’altro che contenta, parla di schiaffo agli elettori ed è pronta a dare battaglia in aula per difendere i crediti edilizi. Sul Fatto di domani spiegheremo le ragioni di questo blitz del governo, raccoglieremo le storie di aziende, cittadini ed enti in crisi e ricorderemo le promesse tradite fatte da Giorgia Meloni in campagna elettorale. Leggerete anche un’intervista a Stefano Patuanelli.


PROCESSO TARANTINI: PALAZZO CHIGI A SORPRESA RESTA PARTE CIVILE. FACT-CHECKING SUL “CALVARIO GIUDIZIARIO” DI B. Si è tenuta a Bari l’udienza per il processo Escort, dove Silvio Berlusconi è imputato con l’accusa di aver pagato le bugie dette dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini ai pm che indagavano sulle escort portate tra il 2008 e il 2009 nelle sue residenze, tra cui Palazzo Grazioli e Palazzo Chigi. La Presidenza del Consiglio resta parte civile, il governo alla fine non si è sfilato come ha fatto il 13 febbraio con il Ruby ter (a pochi giorni dalla sentenza finita con l’assoluzione di B. e dei 28 coimputati tra olgettine e collaboratori). Sul Fatto avevamo denunciato il rischio. Stamattina doveva essere ascoltato come testimone Valter Lavitola, ex direttore dell’Avanti, che però non si è presentato e ha fatto sapere che dalla prossima udienza si avvarrà della facoltà di non rispondere. Secondo la Procura, Lavitola avrebbe fatto da tramite tra Berlusconi e Tarantini: la sua posizione come imputato è stata stralciata e trasferita a Napoli per incompetenza territoriale. Il 31 marzo sarà il turno dell’imputato Berlusconi. Sul Fatto di domani torneremo sulla questione del presunto “calvario di 10 anni” dei processi di Berlusconi, evocato a più riprese dal Caimano e dai suoi, ricordando con un fact-checking che le lungaggini processuali dipendono in realtà da B. stesso, che ha ampiamente usato impedimenti e cavilli per non presentarsi o rimandare le udienze.


CASO COSPITO, DELMASTRO INTERROGATO DAI PM TIENE IL PUNTO: “NESSUNA RIVELAZIONE”. Il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro Delle Vedove è stato sentito dai pm di Roma sulla vicenda dei documenti sul caso Cospito rivelati dal suo collega di partito Giovanni Donzelli in un discorso alla Camera. Delmastro è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio (reato diverso da rivelazione di segreto di Stato) ma avrebbe risposto che dal suo punto di vista non c’è stata alcuna rivelazione perché l’atto non era secretato. Dichiarazioni simili a quelle rese alla stampa all’indomani dei fatti (Delmastro infatti aveva ammesso di aver rivelato il documento a Donzelli). L’opposizione continua a martellare chiedendo le sue dimissioni e quelle di Donzelli. Il ministro dell’Agricoltura, maggiorente di FdI, Francesco Lollobrigida interviene con una considerazione rivolta ai magistrati: se la magistratura vuole procedere con una indagine è legittimo, ma “confidiamo che l’interpretazione di un autorevole magistrato, pro tempore ministro, sia abbastanza chiara”, dice con riferimento a Nordio. Sul Fatto di domani vedremo che le cose non stanno esattamente come dice il ministro. Nel frattempo, la difesa di Alfredo Cospito ha impugnato la decisione di Nordio sul 41 bis. L’anarchico è tuttora in sciopero della fame ma ha ripreso ad assumere integratori e yogurt, potrebbe tornare nel carcere milanese di Opera dall’ospedale San Paolo dov’è ora. Tra oggi e domani sono previste diverse manifestazioni di area anarchica per chiedere la fine del carcere duro.


UCRAINA, I LEADER UE A MONACO: “PREPARIAMOCI A UNA GUERRA LUNGA”. E SCHOLZ AUMENTA LE SPESE MILITARI. I leader occidentali, tranne Giorgia Meloni che ha disertato causa influenza che la blocca da giorni, si sono visti oggi alla Conferenza per la sicurezza di Monaco di Baviera, dove si è parlato ovviamente della guerra in Ucraina. Olaf Scholz, padrone di casa, ne ha approfittato per fare alcuni annunci. La Germania porterà la sua spesa militare al 2% del Pil in modo permanente, ha dichiarato, e poi ha rinnovato il suo appello agli altri Paesi occidentali per inviare tank a Kiev. L’idea emersa dal vertice è che la guerra sarà lunga e gli alleati dell’Ucraina dovranno prepararsi a uno sforzo bellico ed economico prolungato. Lo hanno detto sia Scholz che il presidente francese Macron, contraddicendo le parole di Zelensky che invece poco prima aveva sostenuto di poter battere la Russia entro l’anno. Il presidente ucraino ha chiuso ancora una volta la porta al dialogo, affermando che “non c’è alcuna alternativa alla vittoria dell’Ucraina su Mosca, all’ingresso di Kiev nell’Ue e nella Nato. Sul Fatto di domani vedremo che la Germania comincia a sentire il peso degli effetti indiretti della guerra: nel Paese i rifugiati ucraini hanno superato il milione e Berlino vorrebbe redistribuirne una parte al resto dei Paesi Ue. Nel frattempo è un caso politico l’annullamento del vertice del Partito popolare europeo a Napoli dopo le parole di Berlusconi contro Zelensky.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Totò Cuffaro, tutto è perdonato. L’ex Governatore della Sicilia, condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra, ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Palermo la completa riabilitazione: i giudici hanno, infatti, dichiarato estinta la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Cuffaro potrebbe, perciò, ricandidarsi, anche se al momento ha detto di voler tornare a fare il medico.

Che c’è di Bello. Nel nostro inserto culturale del sabato parleremo del documentario di Mario Martone su Massimo Troisi, Laggiù qualcuno mi ama, dello spettacolo Pilade di Giorgina Pi e Bluemotion su Pasolini, del romanzo A occhi chiusi dell’autrice Paula Hawkins, best-seller con La ragazza del treno e dell’opera di Rossana Rossanda.


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Lettera da Washington

Gli Ufo ci sono, ma sono alieni? L’ex pilota: “Ne ho visti tanti”

di Antonella Ciancio

Dopo l’abbattimento del pallone cinese e dei tre oggetti non identificati, si moltiplicano le domande: dal 1945 ad oggi, negli Usa, sono stati catalogati 510 avvistamenti in spazi aerei protetti e vicino a siti sensibili.

(continua a leggere)


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