Il Fatto di domani. Migranti, la toppa di Mattarella non ferma la propaganda di destra. Salviamo il Reddito: la campagna del Fatto a difesa del sussidio anti-povertà

Di Il Fatto Quotidiano
14 Novembre 2022

MIGRANTI, MATTARELLA CI METTE UNA PEZZA. Dopo giorni di tensioni tra Roma e Parigi sulla questione migranti, stamattina si sono sentiti telefonicamente Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron. I due presidenti hanno affermato, si legge nella nota diffusa a posteriori, “la grande importanza della relazione tra i due Paesi e condiviso la necessità che vengano poste in atto condizioni di piena collaborazione in ogni settore, sia in ambito bilaterale sia dell’Unione europea”. Ieri dalla Francia erano arrivate nuove accuse al nostro Paese, per bocca del portavoce del governo Olivier Véran, accuse cui ha replicato in un’intervista il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Insomma, il clima era ancora molto teso. Non a caso la telefonata tra i presidenti è avvenuta alle 8 del mattino, prima del Consiglio Ue Affari esteri, e quindi che il tema fosse messo sul tavolo. Di certo il colloquio non ha fermato le esternazioni degli esponenti del nostro centrodestra: La Russa e Salvini sono tornati a parlare di prossime misure per contrastare il lavoro delle Ong nel Mediterraneo. Sul Fatto di domani capiremo se e quale effetto avrà sull’esecutivo la telefonata tra Mattarella e Macron (a proposito, chi ha chiamato chi?) e se questa potrà servire a riaprire le frontiere migratorie tra i due Paesi. Anche perché l’anno in corso ha fatto registrare un aumento del 73% di arrivi nel nostro continente di migranti irregolari, 275.500 ingressi: sono i dati dell’agenzia europea Frontex, secondo cui, però, la rotta più attiva in assoluto rimane quella dei Balcani Occidentali. Intanto al governo è arrivata un’altra sberla dall’Unione: “Non c’è differenza tra le navi delle Ong o le altre navi: soccorrere in mare è un obbligo chiaro e inequivocabile”, ha dichiarato la portavoce della Commissione, Anitta Hipper. Sul giornale vedremo anche che quello dei migranti è soltanto uno dei capitoli su cui l’Europa è divisa.


BIDEN-XI, UNA STRETTA DI MANO ALLUNGA LA VITA E ALLONTANA L’ATOMICA. Storico faccia a faccia (l’ultimo, un anno fa, era avvenuto da remoto) tra il presidente americano Joe Biden e l’omologo cinese Xi-Jinping. L’incontro si è verificato a Bali, prima dell’apertura dei lavori del G20, ed è durato circa tre ore. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, i due avrebbero parlato “in modo schietto” di Taiwan, economia e Ucraina, concordando entrambi sulla necessità di allontanare dal conflitto lo spettro atomico. Xi avrebbe assicurato agli Stati Uniti di non voler alterare gli equilibri internazionali né di voler interferire con la politica interna americana ma ha ribadito che la questione di Taiwan è la “prima linea rossa che non deve essere oltrepassata”. Biden, dal canto suo, ha espresso al presidente cinese la propria opposizione rispetto ad azioni “aggressive e coercitive” verso l’isola. Sul giornale di domani, andremo oltre le parole di circostanza tra i due leader, raccontandovi cosa c’era davvero sul piatto.


ZELENSKY A KHERSON: QUANT’È VICINA (DAVVERO) LA PACE. Mentre a Bali si discuteva della guerra, il presidente ucraino si è palesato a Kherson, liberata nei giorni scorsi dall’invasione russa (anche se il Cremlino nega). In città per la prima volta è arrivato un convoglio di aiuti umanitari dell’Onu. Ma gli occhi del mondo sono stati puntati su Ankara, dove il direttore della Cia, William Burns, ha incontrato la sua controparte russa per mettere in guardia Mosca dall’uso di armi nucleari. Il Consiglio per la sicurezza nazionale ha riferito che l’incontro in Turchia non era volto a negoziare o a discutere qualsiasi soluzione del conflitto in Ucraina, ma è chiaro che qualcosa si sta muovendo. Lo stesso Zelensky ha dichiarato che la ritirata russa da Kherson può rappresentare l’inizio della fine della guerra. Sul Fatto di domani vedremo com’è andata.


LOMBARDIA, NON TUTTO È MORATTI. “Mi sono candidato a presidente di Regione Lombardia ponendo come condizione per me imprescindibile la legittimazione di un voto alle primarie. Per me è una questione di merito e di metodo politico”: l’attuale assessore milanese alla Casa, Pierfrancesco Maran, non molla l’osso e rilancia la sua candidatura alle prossime regionali. Parla a titolo personale in vista di una competizione interna al centrosinistra che, fino a due giorni fa, sembrava non esserci: Letizia Moratti era data per acquisita. E invece nelle ultime ore si sta riaprendo il dialogo tra Pd e M5S: “Io sono sempre stato per cercare una visione comune”, ha detto oggi il coordinatore pentastellato, Dario Violi. Tra i possibili candidati del centrosinistra, Pierfrancesco Majorino potrebbe essere il nome che rende possibile l’avvicinamento. Al momento, per buona pace di Maran, continuano a essere escluse le primarie. Sul giornale di domani vedremo a che punto sono le trattative e sentiremo Lorenzo Pacini, giovane dem che ha messo alla berlina tutta la classe dirigente del partito.


SALVATE IL REDDITO DI CITTADINANZA. Il governo Meloni sta lavorando anche per modificare il reddito di cittadinanza e recuperare così un miliardo. Il taglio al sussidio anti-povertà che metterebbe a rischio migliaia di famiglie. Sul giornale di domani un’intervista a Emiliano Manfredonia, direttore delle Acli. Raccontaci la tua storia e i tuoi timori. Scrivi a lettere@ilfattoquotidiano.it


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Istanbul: la Turchia accusa il Pkk, ma il gruppo nega. Sono 46 le persone arrestate dopo l’attacco terroristico che ieri ha sconvolto la città, provocando sei morti e oltre 80 feriti. A finire in manette anche una donna, che avrebbe ammesso di far parte del Pkk. Stamattina la smentita dell’organizzazione; anche i curdi siriani hanno smentito ogni coinvolgimento.

In Figc un Consiglio straordinario sul caso D’Onofrio. La procura di Milano ha inviato gli atti sulla vicenda che riguarda Rosario D’Onofrio alla Figc che ha convocato d’urgenza un Consiglio federale per domani a Roma. Il procuratore capo dell’Associazione Italiana Arbitri (che si è dimesso) è stato arrestato giovedì scorso per traffico internazionale di droga in un’inchiesta della Dda milanese.

Lenin sulla Luna. Viaggio in Russia, tra scienza, magia e Cristo.


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