Il Fatto di domani. Riforme e Pnrr, l’eclissi dei Migliori. Lavoro, dopo le sberle della Consunta c’è ancora troppa riforma Fornero

20 Maggio 2022

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RIFORME AL PALO, I MIGLIORI HANNO UN PROBLEMA. I progetti di riforma sono paralizzati e l’attuazione dei Pnrr è in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Draghi comincia a sentire la pressione del rispetto degli impegni presi con l’Europa per il Recovery plan post-pandemico e cerca di comunicare la sua insofferenza ai partiti. Dopo il consiglio dei ministri convocato d’urgenza ieri per ricordare alle forze politiche che le riforme erano al palo, oggi il premier ha scritto, irritualmente, alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati per chiederle di lavorare per approvare entro la fine del mese il disegno di legge sulla concorrenza, che contiene i provvedimenti sulle concessioni balneari invisi al centrodestra. Draghi ha perso la presa sulla maggioranza, ma anche i ministri “migliori” del suo governo sono spariti dai radar. Sul Fatto di domani vedremo qual è lo stato dell’arte del Pnrr e quali sono i principali scogli che il governo si trova ad affrontare.

RUSSIA-UCRAINA. KIEV ORDINA LA RESA AGLI IRRIDUCIBILI DI AZOVSTAL. All’86esimo giorno di guerra, continuano i bombardamenti nelle regioni di Donetsk e Lugansk: l’agenzia ucraina Ukrinform parla di 20 morti nel corso degli attacchi a 105 edifici residenziali e 15 strutture civili, tra cui un ospedale. Mosca sostiene di essere vicina al controllo completo dell’intera regione di Lugansk. Dal comando militare ucraino è invece arrivato l’obbligo di resa per i combattenti di Azovstal: “Kiev ci ha ordinato di smettere di difendere Mariupol”, annuncia in un video il comandante del battaglione Denys Prokopenko, che si trova ancora nell’acciaieria ieri aveva annunciato che non si sarebbe arreso ai russi. Il New York Times ha pubblicato nuove prove della responsabilità dell’esercito russo nell’uccisione di civili a Bucha. Nuovi assetti anche ai confini: la Bielorussia schiera sette battaglioni nelle regioni di Brest e Gomel, mentre la Russia annuncia la creazione di nuove basi militari ad ovest in risposta all’espansione della Nato a Svezia e Finlandia. A questo proposito sul Fatto di domani leggerete un’analisi del generale Fabio Mini.

PETROLIO RUSSO, IN SICILIA NE ARRIVA 4 VOLTE DI PIÙ. “La cyber aggressione contro la Russia è fallita, proprio come gli attacchi delle sanzioni in generale”, parola di Putin a cui fa eco il suo (ex?) più caro amico in Italia, Silvio Berlusconi: “Le sanzioni hanno fatto molto molto male all’economia sovietica (sic), ma hanno fatto male anche a noi”. I dati delle esportazioni energetiche russe mostrano che la Cina ha continuato a importare energia da Mosca, acquistando il 75% in più di petrolio, gas e carbone rispetto all’anno precedente (ad aprile era già raddoppiata), malgrado la domanda interna cinese abbia subito un rallentamento a causa dei rigidi lockdown per la nuova ondata di Covid. Sulla questione dell’efficacia delle misure economiche adottate contro Mosca si aggiunge un dato inatteso che viene proprio dall’Italia: secondo il Financial Times l’export di greggio russo verso il nostro Paese è “quadruplicato” rispetto allo scorso febbraio. E due terzi di questo flusso arriva nel porto siciliano di Augusta, dove giungono le petroliere che riforniscono anche l’impianto di raffinazione dell’Isab di Priolo, società controllata dalla russa Lukoil. Sul Fatto di domani leggerete tutti i particolari di questa vicenda. Intanto la compagnia finlandese Gasum ha annunciato che la fornitura di gas da Mosca verrà interrotta domani alle 7, ma non provocherà problemi ai consumatori.

PENSIONI & LAVORO, COSA RESTA DELLA FORNERO. La Corte costituzionale ha bocciato la norma che prevedeva la revoca dei licenziamenti economici solo in casi di “manifesta insussistenza del fatto”. Il termine “manifesta” è stato infatti dichiarato di troppo difficile verifica ed eccessiva arbitrarietà. Un passo avanti per i lavoratori coinvolti nel processo di reintegro a seguito di un licenziamento illegittimo. I nuovi dati dell’Osservatorio sul precariato riportano però una situazione in peggioramento: rispetto al 2021 sono aumentate del 43% le cessazioni dei rapporti di lavoro. Nei primi due mesi dell’anno, poi, a fronte di sole 111.717 assunzioni a tempo indeterminato, i contratti a termine sono stati ben 524.144. Tradotto: il lavoro si fa sempre più precario. Diminuiscono anche le ore di cassa integrazione autorizzate, 77,6% in meno rispetto ad aprile 2021.

LA SINISTRA AMERICANA E LA GUERRA: LA VIDEOINCHIESTA SU FQ EXTRA. La sua voce è forte e chiara quando si tratta di rivendicare salari più alti e affrontare le multinazionali, o di lottare contro nuovi progetti inquinanti e nocivi per l’ambiente. Ma quando si è trattato della guerra in Ucraina, la sinistra americana non è riuscita ad affermare un punto di vista critico nel dibattito statunitense. Perché l’ala più progressista del partito Democratico degli Stati Uniti si trova di fronte alla storica debolezza di non riuscire a incidere sulla politica estera, che resta appannaggio dei centristi. Abbiamo intervistato giornalisti e attivisti. GUARDA IL VIDEO.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Attacco hacker ai siti italiani. Problemi di accesso, disagi e ritardi sui siti del Consiglio superiore della magistratura, dell’Agenzia delle Dogane, dei ministeri di Esteri, Istruzione e Beni Culturali. L’attacco hacker è stato rivendicato dal collettivo russo Killnett e ha colpito una cinquantina di portali istituzionali italiani sarebbe stato rivendicato dal Killnet.

Covid, i dati di oggi. Sono 26.561 i nuovi casi delle ultime 24 ore, con un tasso di positività dell’11,36%. Le vittime sono invece 89, diminuite rispetto alle 115 di una settimana fa. Tre ricoverati allo Spallanzani per infezione dal cosiddetto “vaiolo delle scimmie”. Per il Direttore dell’Istituto, Francesco Vaia, “non deve destare allarme, ma grande attenzione”.


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