Il Fatto di domani. I pifferai della Nato ignorano perfino il Papa pacifista. Gas ed energia: l’Ue si mette nelle mani degli Usa

Di FQ Extra
25 Marzo 2022

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IL CONFLITTO VERSO LO STALLO, I RUSSI SI CONCENTRANO SUL DONBASS. Nessun progresso apprezzabile nei negoziati, nessun progresso sul campo di battaglia. Stamattina il capo della delegazione russa ha ammesso che nel dialogo con gli ucraini non si stanno facendo passi avanti “sulle principali questioni politiche”, ma solo su temi secondari. Nel frattempo il ministero della Difesa di Mosca confermava che l’obiettivo prioritario dell’invasione è prendere il controllo dell’intero Donbass, e tutti gli altri attacchi servono a distrarre e indebolire le forze di Kiev. Sembra che ai soldati russi sia stata data comunicazione che la guerra finirà entro il 9 maggio, ma alcuni segnali suggeriscono che la guerra potrebbe prolungarsi. L’unico cambiamento rilevante sulla cartina è il fatto che le forze di Mosca siano riuscite a creare un corridoio terrestre tra la Crimea e Donetsk, secondo il ministero della Difesa ucraino. Le bombe e i missili continuano a cadere sulle città, e a Kharkiv si denuncia il bombardamento di un policlinico. Proprio della situazione degli ospedali si occuperà il reportage da Kiev del nostro inviato Stefano Citati sul Fatto di domani, che ha anticipato il racconto nell’audiocronaca di oggi su FQ Extra.

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IL PAPA CONTRO LE ARMI IGNORATO DAI PIFFERAI DELLA NATO. Il Wall Street Journal sostiene che Biden avrebbe deciso di indurire il suo approccio alla deterrenza nucleare, sposando la linea “tradizionale” per cui gli Stati Uniti possono attivare una risposta nucleare anche di fronte a pericoli non nucleari, purché in “circostanze estreme”. Legata alla scelta sarebbe la riflessione sulle ripercussioni nel caso in cui Putin decidesse di usare armi chimiche in Ucraina. In ogni caso, il dibattito sui media italiani risulta completamente schiacciato sul tema degli armamenti. Così tanto che le parole di Papa Francesco ieri contro l’aumento della spesa militare sono state ignorate dai principali quotidiani e anche dal Tg1. Bergoglio oggi ha compiuto un altro gesto significativo, che va al di là del valore religioso: la consacrazione del sacro cuore di Maria per Russia e Ucraina insieme. Sul giornale di domani affronteremo anche il linciaggio subito dall’Anpi per le sue posizioni contro il riarmo, e le parole di Liliana Segre a favore dell’invio di aiuti militari a Kiev. Inoltre, sulla censura della Rai contro Alessandro Orsini sentiremo il parere di un decano del servizio pubblico come Angelo Guglielmi.

ENERGIA, SE L’UE SI METTE NELLE MANI DI WASHINGTON. Il primo annuncio sul piano energetico che l’Unione doveva approvare a conclusione del Consiglio d’Europa non è venuto da un leader europeo, ma da Biden (che poi è partito in visita alle truppe Usa in Polonia): “Usa e Ue investiranno in soluzioni per creare idrogeno pulito e rinnovabile”. Il presidente Usa si è detto consapevole che eliminare la dipendenza dal gas russo avrà costi per il vecchio Continente, ma che “è la cosa giusta da fare”. Washington offre 15 miliardi di gas naturale e 50 miliardi di metri cubi di gas liquefatto all’anno (da rigassificare con strutture da allestire) fino al 2030. Sul Fatto di domani vedremo che non basteranno a compensare l’eventuale chiusura dei rubinetti da Mosca. Intanto però gli americani portano a casa “un patto sui trasferimenti transatlantici di dati personali” dall’Europa, che dovrebbe facilitare “7,1 trilioni di dollari di scambi”. A fronte dell’attivismo americano l’Europa resta paralizzata dalle divisioni: lo scontro è sull’ipotesi di mettere un tetto agli aumenti dell’energia (perché farlo comporterebbe accettare un intervento economico statale sul mercato) e sul calcolo dei prezzi del gas. La Spagna ha puntato i piedi. L’Ue si riscopre divisa tra fronte del sud e del nord, con interessi in contrasto. Vedremo sul giornale di domani com’è finita.

ARMI BIOLOGICHE, LE ACCUSE DI MOSCA AL FIGLIO DI BIDEN: PROPAGANDA? Mosca prova un contrattacco sul fronte mediatico e attraverso i suoi media di Stato sostiene che il figlio del presidente americano, Hunter Biden, sarebbe (il condizionale è d’obbligo) coinvolto nella gestione di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche in Ucraina. In realtà Hunter Biden è finito anche nella lista delle personalità sanzionate dagli Usa per via dei suoi rapporti d’affari in Russia. Indagheremo la vicenda sul Fatto di domani. Vedremo anche che c’è stata un’altra polemica tutta italiana. L’ambasciatore russo a Roma Sergey Razov si è recato stamattina a Piazzale Clodio per depositare in procura un esposto contro un articolo pubblicato sulla Stampa in cui si parlava dell’uccisione di Vladimir Putin come soluzione del conflitto ucraino. Razov ha affermato anche che i rapporti tra Russia e Italia si sono deteriorati dopo l’invasione dell’Ucraina.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Covid, le nuove regole. Dal primo aprile cambiano le regole sulle restrizioni anche per i professori non vaccinati. Potranno tornare al lavoro, ma senza entrare in contatto con gli studenti. Sul giornale peseremo gli effetti di questa misura. Intanto, oggi i nuovi casi sono 76.600 mila e 146 i morti.

Fridays For Future in piazza. Il movimento dei giovani ambientalisti è tornato oggi in piazza in varie città per lo sciopero globale per il clima. Hanno anche contestato la scelta di aumentare le spese militari, mentre la transizione ecologica è ferma al palo.

Flop Nazionale. L’eliminazione dal secondo mondiale di fila, dopo la sconfitta di ieri con la Macedonia, è un terremoto per il calcio italiano. La nostra analisi.

Che c’è di Bello. Nell’inserto culturale del sabato parliamo del film Una storia di amore e di desiderio, della serie The Gilded age, della mostra su David Bowie a Milano e del debutto di Sergio Blanco al Piccolo. E poi il Libro di Guarigione di Gaia Rayneri e lo scrittore Ethan Hawke.


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