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C’era una volta la Fiat: i lavoratori in fuga da Stellantis

Non si sa che fine faranno gli operai che oggi producono cambi e ingranaggi, componenti presto inutili nella transizione verso l'auto elettrica
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Il più grande stabilimento europeo a Mirafiori, dove si producevano i gioiellini della carrozzeria italiana, è finito nel gruppo Stellantis, che fa capo alla francese Peugeot. Tre milioni di metri quadrati per buona parte inutilizzati, dove nel 1980 lavoravano 50 mila persone, oggi 13 mila. Alla vigilia di una straordinaria innovazione del prodotto automobile, in un’importante fase di transizione della mobilità, il mantra della proprietà è “ridurre i costi”, che sembra tradursi in un peggioramento delle condizioni dei lavoratori. “Chi può scappa – racconta Giorgio Airaudo, segretario regionale della Fiom Cgil Piemonte – con dimissioni più o meno incentivate”. E non c’è un piano che ricolloca gli operai che oggi producono cambi e ingranaggi, di cui nell’auto elettrica non ci sarà più bisogno.

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