Vestigia - Cosa resta del passato sovietico

Dal mare al deserto l’utopia mortale dell’Aral

Di Giuseppe Agliastro
16 Gennaio 2016

La stazione dei treni ad Aralsk si chiama ancora Aralskoe More: un nome crudelmente beffardo, perché è ormai da decenni che le acque del Mare d’Aral non bagnano più questa cittadina del Kazakistan sud-occidentale, una volta fiorente porto di pescatori con una popolazione due volte quella attuale di 34.000 persone. Per raggiungere il Mare d’Aral […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

Ti potrebbero interessare

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.