CI AVEVANO GARANTITO che quest’estate i lavori del Parlamento sarebbero andati avanti a ritmo spedito. Solo venti giorni di vacanza e nemmeno troppo tranquilli, con i ministri precettati nei dintorni della Capitale. Eppure, alla vigilia della pausa estiva, ci si è resi conto che i buoni propositi andavano rinviati a settembre. Soprattutto visto il clima […]