Il suicidio assistito del giudice D’Amico: “Ma papà stava bene”

PARLA FRANCESCA, FIGLIA DELL’EX PG CALABRESE: “ANDAVA AIUTATO A VIVERE, NON A MORIRE”

7 Luglio 2013

Ore 18, 25. 11 aprile 2013. “Pronto, parlo con Francesca D’Amico? Sono la dottoressa Erika Preisig, le comunico che suo padre è venuto varie volte da me per richiedere il suicidio assistito. Oggi è morto, non poteva più vivere, stava troppo male, voleva andare”. Un pugno di parole che la tramortiscono. “Forse ha sbagliato persona. […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.