Un bilancio da Bunga Bunga

2 Luglio 2011

Non si può mai stare in pace. Eravamo appena usciti dal tunnel del Bunga Bunga. Eravamo sopravvissuti gloriosamente ai sorrisini, alle battutine e alle domande dettagliate sulle attitudini sessuali del premier. Avevamo appena finito di spiegare lo strano caso di una minorenne marocchina che però era nipote di un egiziano. Avevamo respinto perfino gli ammiccamenti […]

Per continuare a leggere questo articolo
Abbonati a Il Fatto Quotidiano

Abbonati a 15,99€ / mese

I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.